Piazza Alimonda, 20 anni dopo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-20

Anche Manu Chao è arrivato a sorpresa a Genova e si è esibito sul palco, ricordando Carlo Giuliani

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Venti anni dopo resta il silenzio contenuto in quel minuto per ricordare Carlo Giuliani e quanto accaduto a Piazza Alimonda durante il G8 di Genova del 2001. Il giovane ucciso durante le manifestazioni di piazza, proprio in quel 20 luglio di 20 anni fa quando gli occhi del mondo erano concentrati sul capoluogo ligure che stava ospitando i leader degli 8 Paesi principali. E oggi, come accade ogni anno, le persone si sono riunite in piazza. Perché quel G8 fu tutto tranne che politica, come confermato da ciò che avvenne alla scuola Diaz il giorno successivo.

Piazza Alimonda, 20 anni dopo: a sorpresa c’è anche Manu Chao

A sorpresa si è presentato in piazza Alimonda anche Manu Chao che ha voluto ricordare Carlo Giuliani prima di intonare le note della sua “Clandestino”.

Ma vent’anni dopo la piazza si è riempita di commozione e racconti, per una città che ha vissuto una delle pagine più scure della sua cronaca. Perché dopo quel colpo fatale partito dalla pistola di ordinanza del carabiniere Mario Placanica, Genova si macchiò di sangue nelle successive 24 ore. L’assalto alla Scuola Diaz da parte delle forze dell’ordine e le torture nei confronti degli attivisti (ma anche contro alcuni giornalisti che si trovavano all’interno dell’Istituto) hanno lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia.

Le parole di Genova

E lì, da piazza Alimonda, hanno parlato anche i genitori di Carlo Giuliani: “Vogliamo una Polizia al servizio e al fianco dei cittadini. I cittadini non sono i nemici, c’è molto da cambiare”, ha detto la madre del giovane ucciso il 20 luglio del 2001. “Il ricordo di Carlo è giusto anche che sia un ricordo politico perché le questioni generali sulle quali vive un Paese devono essere messe davanti agli aspetti personali, questo cerchiamo di fare”, ha commentato il padre. E un pensiero su questa triste ricorrenza è arrivato anche da Ilaria Cucchi che, durante un convegno per il ventennale di quel G8 ha detto: “Sono passati vent’anni dai fatti di Genova, quasi 12 dalla morte di Stefano, sembra di aver fatto enormi passi avanti ma a volte si ha l’amara sensazione che nulla sia cambiato. Se pochi mesi fa ci sono stati i fatti del carcere di Santa Maria Capua Vetere e se, quando ci troviamo di fronte a magistrati seri, cosa assai rara, che hanno voglia di fare, vediamo che il loro lavoro viene ostacolato, si ha la sensazione di aver sacrificato le proprie energie per nulla”. Perché venti anni dopo tutto sembra essere cambiato, ma alcune questioni sono rimaste irrisolte.

(Foto IPP/Alfonso Cannavacciuolo)

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