I vaccini servono ancora?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-12-12

A guardare i numeri dei casi di epidemia di malattie per cui esiste un vaccino sembrerebbe proprio di sì. Anche perché l’OMS registra ancora numeri preoccupanti per il morbillo in Italia. I dati raccolti dal Council on Foreign Relations

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Un numero sempre crescente di persone contesta l’utilità dei vaccini. Non servono, sono dannosi, fanno diventare autistici, provocano il cancro ed infine sono solo un complotto di Big Pharma per vendere medicinali. Tra chi sceglie di non vaccinarsi, o peggio di non vaccinare i propri figli, è diffusa anche la credenza che anche senza vaccini sarà lo stesso protetto perché potrà sfruttare il fatto che la grande maggioranza della popolazione che lo circonda invece è vaccinata. C’è anche un’altra credenza errata: quella secondo la quale i vaccini non servono perché ormai le malattie per cui ci si vaccina sono state debellate. Lasciamo per un momento da parte quelli che invece urlano dal solito blog che gli immigrati portano le malattie infettive e che “morirete tutti!”.

 
PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE
Good Magazine ha pubblicato un video in cui riassume i dati raccolti dal Council on Foreign Relations sui dati resi disponibili dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo alle epidemie di Morbillo, Parotite, Poliomielite, Pertosse e Rosolia dal 2008 al 2014. Cosa hanno in comune queste malattie? Ci sono dei vaccini per ciascuna di esse e se tutti fossero vaccinati sarebbe possibile fermarne la diffusione. Eppure in questi ultimi anni stiamo assistendo ad un ritorno su scala epidemica di queste malattie infettive.

Nel 2014 sono stati registrati numerosi casi di Morbillo e Pertosse (fonte cfr.org)
Nel 2014 sono stati registrati numerosi casi di Morbillo e Pertosse (fonte cfr.org)

PERCHÉ NON CI SI VACCINA?
Guardando la mappa delle epidemie registrate nel corso del 2014 possiamo notare due aspetti interessanti. Un elevato numero di attacchi ai medici che somministrano i vaccini in Pakistan (e in Afghanistan) che ha portato ad un elevato numero di casi (202) di Poliomielite e di Morbillo (oltre 1300 casi) nella regione. Dell’argomento ha parlato Chiara Lalli su NeXt: i Talebani vedono i medici occidentali che conducono le campagne di vaccinazione come dei nemici, e dal momento che vogliono impedire “l’occidentalizzazione” del Paese di conseguenza molte persone non riescono ad essere vaccinate e le malattie hanno maggiori probabilità di diffondersi. Si stima che oltre 300.000 bambini non siano stati immunizzati a causa dell’interferenza dei Talebani nelle campagne di vaccinazione.
La situazione degli attacchi agli operatori e le epidemia di Polio (202 casi) e Morbillo (1329 casi) in Pakistan (fonte: cfr.org)
La situazione degli attacchi agli operatori e le epidemia di Polio (202 casi) e Morbillo (1329 casi) in Pakistan (fonte: cfr.org)

Dall’altra parte del mondo, in California, invece è stato rilevato un numero impressionante (oltre 7.000 casi) di Pertosse (su un totale a livello mondiale di poco meno di 16.000 casi). Qual è la causa in questo caso? Dario Ferri qualche tempo fa ci ha raccontato che la causa del calo delle vaccinazioni in California è dovuta all’ignoranza dei genitori. Come spiegava anche Michael Hiltzik per il Los Angeles Times:
vaccini vaccinazioni
Insomma, nel primo mondo ci sono persone che credono che i vaccini siano un misto tra un tentativo di controllo della popolazione messo in atto dal NWO e l’opera del demonio che magari ci vuole far diventare tutti autistici.
 
MA TANTO NOI SIAMO VACCINATI
Si potrebbe pensare che, chi se ne frega, noi siamo vaccinati, i nostri figli sono vaccinati, non è un problema nostro se qualche squinternato crede alle teorie di persone come Jenny McCarthy (o altre star non laureate in medicina) impegnate nella lotta contro i vaccini. E invece no. L’influenza che persone come la McCarthy hanno sulle nostre vite ce la mostra con un semplice esempio e molta ironia (tra un colpo ti tosse) Julia Ioffe su Newrepublic. Julia Ioffe da qualche mese ha la pertosse: quella malattia infettiva delle vie respiratore a cui tutti quelli che non hanno genitori complottisti sono sicuramente stati vaccinati da piccoli. Come è possibile che un adulto prenda la pertosse? La Ioffe dice di essere stata vaccinata da piccola. Il punto è che dopo un po’ (raggiunta l’età adulta) l’effetto di copertura del vaccino sparisce. Il che di per sé non è un problema, se tutti i bambini vengono vaccinati la pertosse non ha più modo di diffondersi e quindi un adulto ha poche possibilità di essere contagiato. Se però, come sta succedendo, un numero crescente di genitori sceglie di NON vaccinare i propri figli, per paura che diventino autistici (spoiler: non lo diventeranno) allora il batterio che causa la pertosse troverà sicuramente un terreno fertile dove propagarsi infettando anche gli adulti che da bambini erano stati vaccinati. Quindi quando quei genitori che non vaccinano i i figli vi vengono a dire che non fanno niente di male agli altri e che sono affari loro fategli presente che a lungo andare il loro atteggiamento danneggia la comunità. Perché un conto è quanto uno o due individui non vaccinati sfruttano la cosiddetta herd-immunity ovvero la possibilità di “andare a scrocco” confidando nel fatto che tutti gli altri sono vaccinati. La faccenda è diversa quando la proporzione tra vaccinati e non vaccinati cambia, vanificando così l’effetto delle campagne di vaccinazione (che per inciso paghiamo tutti con le nostre tasse).
 
E L’ITALIA?
In Italia non stiamo messi così male come negli USA. In un recente articolo su NeXt abbiamo riportato i dati del Ministero della Sanità secondo i quali, anche se in calo, la percentuale di vaccinazioni è intorno al 95% per l’ultima coorte vaccinale.
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Nonostante questo nel 2011 l’OMS ha registrato un numero preoccupante di casi di Morbillo (5189 casi), al punto di parlare di epidemia di Morbillo per l’Italia. Siamo al quinto posto per numero di casi di Morbillo dopo Repubblica Democratica del Congo, Etipia, Francia e India. Come già detto in precedenza la nuova diffusione del Morbillo compromette l’obbiettivo del Ministero di debellare la malattia in Italia entro la fine del 2015.

Leggi sull’argomento: La guerra contro i vaccini

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