Perché Hong Kong è alle prese con un vasto aumento di contagi (e cosa c’entrano i non vaccinati)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-18

Nel giro di poche settimane, il numero delle infezioni è cresciuto di 40 volte. Crescono anche i ricoveri in ospedale, con le strutture quasi al collasso

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Nel giro di poche settimane, il numero di cittadini contagiati dalla variante Omicron è cresciuta di 40 volte. E così Hong Kong si trova di fronte a tutte le difficoltà nella gestione quinta ondata di questa pandemia. Perché con l’aumento nel numero degli infettati, crescono anche i ricoveri e i posti occupati in terapia intensiva. Ma perché sta succedendo tutto ciò? Una prima risposta arriva, sicuramente, dalla campagna di immunizzazione anti-Covid che non sta andando spedita. Anzi.

Hong Kong, l’aumento dei contagi da Omicron e i non vaccinati

I numeri parlano chiaro. Tra gli ultimi mesi del 2021 e il gennaio del 2022, a Hong Kong si registrava una media mobile di circa un centinaio di casi di contagio al giorno. Un dato basso, anche in relazione al numero degli abitanti (circa 7,5 milioni, secondo le ultime stime). Poi, da inizio febbraio, qualcosa è cambiato. La variante Omicron è arrivata anche lì provocando l’impennata dei casi e la crescita esponenziale della curva epidemiologica: sia è passati da quel centinaio di casi quotidiani, a oltre 4mila (arrivando anche a toccare quota 6mila in un solo giorno).

Numeri che possono apparire bassi (rispetto all’Italia, per esempio), ma che devono essere proporzionati alla popolazione totale (di gran lunga inferiore rispetto al nostro Paese). Ed è inferiore anche il numero di persone vaccinate. I dati, infatti, mostrano come i cittadini di Hong Kong abbiano deciso di non aderire in modo compatto alla campagna di immunizzazione anti-Covid. Solamente il 67% della popolazione, infatti, ha completato il ciclo primario di vaccinazione (le prime due dosi). E tra i cittadini over 80 questi numeri si abbassano drasticamente.

Solamente il 41% degli anziani, infatti, si è sottoposta alle prime due dosi di vaccino anti-Covid. Numeri bassissimi se paragonati alla situazione in molti altri Paesi (tra cui l’Italia, dove il 94% delle persone in quella fascia d’età hanno concluso il ciclo primario di vaccinazione e moltissimi di loro hanno già ricevuto anche la dose booster). E, di fatti, le autorità sanitarie di Hong Kong hanno segnalato un notevole aumento dei ricoveri in ospedale (con la situazione negli ospedali quasi al collasso) proprio in quella porzione di popolazione. Perché, come noto, gli anziani sono i più soggetti a sviluppare le forme più gravi di Covid (con malfunzionamento polmonare acuto e disfunzioni multi-organo) e, quindi, i meno protetti in assenza di un vaccino. E sono questi numeri che spiegano la gravità della quinta ondata a Hong Kong.

(foto IPP/imagostock)

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