La stangata sui pensionati? Dopo le elezioni europee

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-17

L’Inps non è stata in grado sin qui di adeguare i sistemi di calcolo. Ma dal primo aprile era pronta ad applicare il nuovo metodo con cui si adeguano le pensioni al costo della vita

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I tagli alle pensioni sopra 1.539 euro lordi al mese previsti dalla legge di Stabilità arriveranno a giugno. Dopo le elezioni europee, per non rischiare che i 207 milioni previsti sugli assegni al di sopra di tre volte il minimo possano in qualche modo ripercuotersi sulle urne. Ma con un problema: i soldi attualmente percepiti nei primi cinque mesi dell’anno dovranno essere restituiti.

La stangata sui pensionati? Dopo le elezioni europee

E proprio questo è il punto che fa gridare i sindacati alla truffa: «È un imbroglio, lo fanno per evitare le polemiche prima delle urne», dice a Repubblica oggi Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil. «Ma entro giugno torneremo in piazza contro queste scelte. Chi è l’avaro ora? Forse Conte che chiede ai pensionati di restituire quei soldi?». Il riferimento è alla battuta a ridosso di Capodanno quando il premier sbottò contro le polemiche che già infuriavano – con i sindacati nelle piazze davanti alle prefetture – dicendo che il taglio era «quasi impercettibile, qualche euro al mese, forse neppure l’Avaro di Molière se ne accorgerebbe».

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La nuova indicizzazione (La Repubblica, 17 marzo 2019)

Dalla misura si attendono risparmi per lo Stato di 3,6 miliardi nei tre anni di applicazione (2019-2021). Ma con un effetto-trascinamento di 17 miliardi sul decennio (2019-2028). Soldi usati per finanziare quota 100. Il sacrificio di giugno varierà da 1 euro a oltre 200 euro per gli assegni più alti, già colpiti dal contributo di solidarietà.

Leggi anche: Il piano di Tria per l’economia (e perché non funzionerà)

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