Papa Francesco: “I vaccini siano per tutti”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-23

Papa Francesco ha parlato oggi attraverso il Messaggio per la 55esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

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Papa Francesco ha parlato oggi attraverso il Messaggio per la 55esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che ruota attorno al tema “Vieni e vedi. Comunicare incontrando le persone dove e come sono”. Tanti i temi toccati dal Pontefice, dall’informazione alle fake news, dalla pandemia ai vaccini, alle minoranze dimenticate.

“Rischiamo di raccontare la pandemia solo con gli occhi dei ricchi”

“Numerose realtà del pianeta, ancor più in questo tempo di pandemia, rivolgono al mondo della comunicazione l’invito a ‘venire e vedere’. C’è il rischio di raccontare la pandemia, e così ogni crisi, solo con gli occhi del mondo più ricco, di tenere una ‘doppia contabilità'” ha detto Bergoglio.

I vaccini

Un’attenzione particolare è andata a tema, attualissimo, dei vaccini e al rischio concreto di vedere incrementate le diseguaglianze sociali, economiche e sanitarie nel mondo.

“Pensiamo alla questione dei vaccini, come delle cure mediche in genere, al rischio di esclusione delle popolazioni più indigenti. Chi ci racconterà l’attesa di guarigione nei villaggi più poveri dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa? Così le differenze sociali ed economiche a livello planetario rischiano di segnare l’ordine della distribuzione dei vaccini anti-Covid. Con i poveri sempre ultimi e il diritto alla salute per tutti, affermato in linea di principio, svuotato della sua reale valenza. Ma anche nel mondo dei più fortunati il dramma sociale delle famiglie scivolate rapidamente nella povertà resta in gran parte nascosto: feriscono e non fanno troppa notizia le persone che, vincendo la vergogna, fanno la fila davanti ai centri Caritas per ricevere un pacco di viveri”.

L’informazione ai tempi dei social

Ampio spazio ha avuto poi nel Messaggio di Papa Francesco il delicato tema dell’informazione ai tempi dei social.

“Se non ci apriamo all’incontro, rimaniamo spettatori esterni, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno la capacità di metterci davanti a una realtà aumentata nella quale ci sembra di essere immersi” ha proseguito. “Tutti possiamo diventare testimoni di eventi che altrimenti sarebbero trascurati dai media tradizionali (…) Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere econdividere”.

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