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Paolo Romani indagato per peculato: avrebbe sottratto a Forza Italia 350mila euro di fondi pubblici

neXtQuotidiano 14/07/2022

Il senatore Paolo Romani indagato dalla Procura di Monza per peculato: avrebbe sottratto 350mila euro di fondi pubblici dalle casse di Forza Italia

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L’ex senatore di Forza Italia, ora in “Italia al Centro”, Paolo Romani, è indagato per peculato dalla Procura di Monza: avrebbe sottratto in totale 350 mila euro dai conti del suo precedente partito sfruttando una collaborazione con Domenico Pedico, imprenditore anche lui finito nel registro degli indagati. Romani si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte agli inquirenti, ma in alcune dichiarazioni spontanee si è riservato di produrre ulteriore documentazioni per dimostrare la sua innocenza. A far partire le indagini in condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano sono state alcune segnalazioni per operazioni sospette sui conti di Forza Italia.

Paolo Romani indagato per peculato: avrebbe sottratto a Forza Italia 350mila euro di fondi pubblici

“Avendo la disponibilità di somme di denaro giacenti” sul conto del partito presso una banca di “Palazzo Madama e intestato al gruppo Forza Italia e con delega a suo favore”, si legge nei capi di imputazione, “si appropriava dell’importo complessivo di 83 mila euro”, tramite tre assegni emessi a sua firma “e a sé intestati”, per poi depositarli sul proprio conto corrente, in una filiale di Cinisello Balsamo. I fatti sarebbero accaduti tra il 2013 e il 2018. Altre operazioni all’attenzione degli inquirenti sono i 180 mila euro che sarebbero stati spostati sul conto dell’imprenditore Pedico, e su quello di un’azienda a lui riferibile, la ‘CarontGraft D&K srl’, attualmente in liquidazione. Una somma che poi Pedico avrebbe restituito a Romani tramite assegni bancari. Il senatore avrebbe anche usato in maniera non conforme al regolamento del Senato 95 mila euro per spese personali e per il pagamento di prestazioni o professionisti. Romani era già indagato a Bergamo per corruzione su una vicenda su una presunta tangente di 12mila euro.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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