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dipocheparole
 
 
domenica 04 giugno 2017 08:51
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Padellaro non vota più (M5S)

Antonio Padellaro, ex direttore del Fatto Quotidiano, nella rubrica delle lettere che cura per il giornale oggi racconta del tassista Pino, che gli ha chiesto qualche tempo fa per chi avrebbe votato alle elezioni. Padellaro rispose al tassista che avrebbe scandagliato vita, morte e miracoli dei candidati nel suo collegio per poi decidere. Ma adesso ha cambiato idea:

Caro Pino, ti chiedo scusa perché purtroppo mi sbagliavo di grosso. Credevo che il sistema elettorale concordato da Pd,Forza Italia e M5s,tedesco o non tedesco avrebbe eliminato lo sconcio del parlamento dei nominati(dichiarato incostituzionale dalla Corte) per restituire all’elettore il diritto di esprimere la propria volontà in modo pieno e consapevole. Ci ritroviamo, invece e daccapo, con l’obbrobrio che Marco Travaglio ha battezzato su queste pagine, “Merdinellum”, dopo averlo scomposto pezzo per pezzo. La domanda è: perché da circa vent’anni cambiano gli attori ma il copione è sempre lo stesso, selezionare e controllare gli eletti altamente fregandosene degli elettori?

Una prima risposta può essere: perché nel frattempo la democrazia dei molti, inclusiva e partecipativa è stata trasformata, forzatura dopo forzatura, in una democrazia dei pochi, manovrata da un cerchio ristretto di capi carismatici e gestori che pur con un consenso minoritario intende governare una massa che considera confusa, dispersa e incapace di organizzarsi. Lasciamo agli scienziati della politica un’analisi meno abborracciata di un fenomeno che in situazioni più serie e drammatiche sta dando vita alle democrazie illiberali (democrature) dell’Uomo forte (Putin in Russia, Erdogan in Turchia).

antonio padellaro

Restiamo nel cortile di casa nostra per domandarci ancora: che Berlusconi e Renzi cultori del partito personale cerchino di manovrare le cose a loro piacimento è comprensibile, ma come possono i Cinque Stelle fautori della democrazia diretta imporre i loro candidati agli elettori al pari degli altri partiti? Grillo ha già risposto appellandosi alle primarie del movimento pur sapendo che qualche migliaio di clic (quando va bene) non possono certo sostituirsi a quegli otto o nove milioni di cittadini su cui secondo i sondaggi il M5s può ancora puntare. Qualcuno sostiene che Grillo e il giovane Casaleggio scottati dalle numerose esperienze di eletti poi sfuggiti al loro controllo e quindi espulsi vogliano ora plasmare dei gruppi parlamentari il più possibile allineati. Può darsi, ma una cosa è certa:con una legge elettorale siffatta, caro Pino, il partito di gran lunga più forte, quello degli astenuti, avrà un sostegno in più. Il mio.

Giu 4, 2017dipocheparole

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Comments: 10
  1. Enrico Pascolo
    4 giugno 2017 at 11:45

    Ottima notizia ! L’idea che un comunistoide come Padellaro votasse M5S mi turbava non poco.

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  2. per la serie voltagabbana
    4 giugno 2017 at 12:47

    Ma quando mai ha votato per i 5 stelle questo, è pdino fino al midollo, i 5 stelle, se ne faranno una ragione statene certi.

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  3. Anna
    4 giugno 2017 at 13:46

    Non capisco proprio, cosa cambi, tra un capolista bloccato e una lista di 10 sempre scelti dal gruppo dirigente del partito. Considerando tutti i trasversalismi e aspetti opachi, mi fido più di un capolista bloccato, almeno è anche chiaro chi l’ha scelto.

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  4. move
    4 giugno 2017 at 20:53

    Divertente. Nomen omen. Come si diceva ” Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”Oggi si è scoperto che scoperchiato il m5s si tratta sempre di una moltitudine di semplici presi in giro da un genovese. Probabilmente non è la scoperta dell’america ma il genovese ha promesso i tesori delle indie a tutti spacciandoli per onestà, trasparenza, democrazia , volontà popolare e via ciurlando nel manico, ma una cosa è sicura il padrone della bitega non vuole soci e soprattutto non molla di certo il cassetto. I due compagni di merende decidono e si spartiscono il malloppo e per avere dei complici lasciano che i sottoposti incassino 7000€ in più dei 3000€ giurati in campagna elettorale rubandoli ai propri elettori in modo da non poter troppo alzare la voce chiedendo potere e controllo sul movimento e i suoi soldi. I prossimi dovranno essere scelti meglio, questo è certo, fancazzisti come i presenti devono essere fatti fuori senza espulsioni ma semplicemente facendoli estinguere dalle elezioni con una appropriata legge elettorale che selezioni la nuova classe dirigente e nuove figure professionali di più documentato spessore. Mi diverte Padellaro nella sua discesa dal pero, non è un Tarzan , piuttosto mi ricorda la simpatica cita.

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  5. OsteGrogno
    5 giugno 2017 at 6:53

    Bravo Padellaro! meglio tardi che mai….

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  6. Gigimu
    5 giugno 2017 at 14:17

    Giusta riflessione ma c’è un piccolo problema Padellaro dichiara di non volere votare dando così un vantaggio non da poco alla troika che ha fatto l’accordo (RENZUSCONILLO) che d’ora in avanti sarà felice di vedere diminuire gli elettori così da poterli meglio gestire. No io non ci sto VOTO MA NON VOTO NESSUNO DEI PROTAGONISTI DI QUESTO INCIUCIO. CI sono ancora a sinistra partiti o movimenti che meritano di crescere.

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  7. Linolno
    5 giugno 2017 at 16:10

    …..ancora oggi non capisco perché la riforma elettorale non e’ stata delegata a Travaglio che conoscendo molto bene il funzionamento delle istituzioni avrebbe redatto una legge perfetta ed avrebbe fatto risparmiare tanto tempo al paese !!!!!!!!!???
    ma è possibile che bisogna sempre sentire le fregnaccie del direttore del Fatto?

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  8. Enri
    5 giugno 2017 at 18:24

    La fine dei dei 5s è quella che a fatto IDV , come già previsto , qualcuno sta già preparandosi alla fuga.

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  9. rossella
    6 giugno 2017 at 6:32

    il problema è: se tutti o gran parte si asterrà chi deciderà le nostre sorti?

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  10. Vins
    7 giugno 2017 at 15:45

    Padellacchio mi sembra un pochino confuso, non gli va bene il sistema maggioritario, non gli va bene quello semi pro-pro-porzionale 40/60. Non è che forse gli va bene il sistema assemblearistico puro, in cui le leggi si discutino in assemblee di quartiere e/o di frazione? Allora se è così è proprio un idiota conclamato! O forse è confuso perché non può più tanto attaccare il PD ( che non gli aveva procurato un posto di peso nella RAI, come forse si aspettava dopo l’esperienza a l’unità) come avrebbe voluto continuare a fare, ma che con il coinvolgimento dei 5***** gli si è complicato lo schema redazionale standard antiPD. Quindi deve rivedere un po’ tutto per trovare la quadra per poter continuare ad attaccare il PD senza rischiare di mettere in mezzo i suoi amici a 5*****.

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