Pablo Iglesias vince contro Errejon al congresso di Podemos

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-02-12

La sua lista è arrivata prima con il 58%, contro il 37% ottenuto da quella del suo vice uscente. Iglesias rappresenta l’ala più di sinistra del partito che punta sul movimento anche di piazza e l’alleanza con ecologisti e comunisti, il suo avversario Errejon ambiva a una maggiore trasversalità anche verso l’elettorato più moderato del Partito socialista

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Il segretario uscente di Podemos Pablo Iglesias ha vinto il duello interno con il suo ‘numero due’ Inigo Errejon al congresso di Vistalegre: la sua lista è arrivata prima con il 58%, contro il 37% ottenuto da quella del suo vice uscente, secondo Efe. Iglesias aveva minacciato di lasciare la guida del partito se la sua lista non fosse arrivata prima alle primarie per il rinnovo per quattro anni della direzione del partito post-indignado, fondato nel 2014.

Pablo Iglesias vince al congresso di Podemos

La minaccia del leader carismatico del partito di lasciare se la sua lista non avesse vinto sembra avere avuto un impatto decisivo sui circa 150mila militanti e simpatizzanti che hanno partecipato al voto in rete. La lista Iglesias ha conquistato una maggioranza assoluta di 37 membri su 62 nella direzione nazionale, contro 23 a Errejon e 2 alla ‘lista anticapitalista’ di Muguel Urban. Il rischio di una traumatico passo indietro del molto popolare Iglesias, che avrebbe messo in dubbio anche il futuro del partito, ha spostato gli equilibri. Prima delle primarie i sondaggi davanti le liste di Iglesias e Errejon quasi in parità. Non è chiaro quale sarà ora il ruolo di Errejon, finora segretario politico, ‘numero due’ di fatto e capogruppo al Conhgresso dei Deputati, nel partito. Nei giorni scorsi Iglesias aveva proposto che Errejon lasciasse la politica nazionale per prepararsi a essere il candidato di Podemos a sindaco di Madrid fra due anni.
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Podemos è  nato nel gennaio 2014 sulla falsariga del partito greco di sinistra Syriza e ha avuto un forte successo elettorale in un paese attraversato da una grave crisi economica e, oltre a una consistente presenza in Parlamento, guida città- come Madrid e Cadice. Iglesias rappresenta l’ala più di sinistra del partito che punta sul movimento anche di piazza e l’alleanza con ecologisti e comunisti, il suo avversario Errejon ambiva a una maggiore trasversalità anche verso l’elettorato più moderato del Partito socialista. Nel suo primo intervento dopo la vittoria, Iglesias ha invocato “unità e umilta'” nel movimento e ha auspicato “un grande blocco storico” con gli alleati per sconfiggere i Popolari del premier, Mariano Rajoy, e governare la Spagna. Podemos ha avuto immediato successo elettorale in una Spagna attraversato da una grave crisi economica e con i socialisti dello Psoe ai minimi termini. Oltre a una folta pattuglia dei deputati in Parlamento in coalzione con Izquierda Unida, il movimento guida città come Madrid e Cadice. Per quanto riguarda la direzione, Iglesias ne controllerà circa il 60%, con 37 consiglieri, contro i 23 di Errejon e due degli anticapitalisti. Il documento politico di Iglesias (‘Podemos Para Todas’) ha ottenuto il 56% dei voti contro il 33% di quello di Errejon.

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