Quando Orsini dava a Gramsci del “demente” e dello “storpio liberticida”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-03

In un post sulla sua pagina Facebook del 2018 il sociologo Alessandro Orsini definiva Antonio Gramsci “demente” e “vergogna del genere umano”

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Per difendere la sua idea secondo la quale gli studiosi non dovrebbero fare riferimento soltanto a uno schieramento politico simile al loro quando decidono di dialogare e diffondere la loro conoscenza, il sociologo Alessandro Orsini attaccava pesantemente in un post del 2018 sulla sua pagina Facebook Antonio Gramsci.

Quando Orsini dava a Gramsci del “demente” e dello “storpio liberticida”

“Vi è questa idea orrenda – spiegava Orsini – molto diffusa soprattutto nelle facoltà umanistiche, secondo cui un professore universitario dovrebbe scegliere una parte politica, quando non addirittura un’ideologia, e dialogare soltanto con coloro che rappresentano quella parte. Il professore di sinistra dovrebbe partecipare alle iniziative dei partiti di sinistra e rifiutare gli inviti alle conferenze di Forza Italia e viceversa. Il professore laico non dovrebbe partecipare alle tavole rotonde organizzate all’interno delle chiese cattoliche e il professore marxista non dovrebbe mettere piede nelle sedi della Confindustria”.

Dopo aver specificato che il suo unico interesse fosse quello di “essere libero”, partiva con gli insulti al fondatore del Partito comunista: “Quali danni alla libertà degli uomini è riuscito a causare quell’orrenda mente pedagogica di Gramsci. Gramsci, questa grande vergogna del genere umano.  Gramsci, questo storpio cervello liberticida. Gramsci, questo demente della libertà. Gramsci, questa nauseante immondizia pedagogica. È meglio non essere niente che sentirsi tutto al servizio di qualcuno. Amo gli indifferenti molto più dei militanti di partito, di cui le università italiane abbondano”.

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