L’uomo che si è fatto pagare dai no vax per farsi somministrare 10 dosi di vaccino a nome loro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-13

Sfruttando le paure di chi non vuole farsi vaccinare, un uomo in Nuova Zelanda si è fatto pagare per farsi somministrare dieci dosi del farmaco in un giorno fingendosi un’altra persona

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Si potrebbe definire il contrario di un “no vax”. Un uomo, cittadino neozelandese, ha sfruttato le paure degli scettici del vaccino per farsi inoculare 10 dosi del farmaco in un giorno, spacciandosi ogni volta per una persona diversa, dietro compenso. Questo è stato possibile perché per la privacy i centri vaccinali in Nuova Zelanda non chiedono i documenti a chi si presenta per l’iniezione: è necessaria soltanto un’autodichiarazione, condizione che espone il sistema al rischio di raggiri simili. A dare la notizia è la testata nazionale Stuff, che riporta anche le reazioni del ministero della Salute, che ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, assicurando di prendere il caso “estremamente sul serio”. Le generalità dell’uomo autore del gesto non sono state rese note.

La reazione delle autorità della Nuova Zelanda

La portavoce del ministero, Astrid Koornneef, si è detta “molto preoccupata” e ha avvertito che “assumere l’identità di un’altra persona e ricevere un trattamento medico è pericoloso”, nel tentativo di dissuadere chiunque da eventuali tentativi di emulazione. “Ciò mette a rischio la persona che riceve un vaccino sotto un’identità fasulla e la persona i cui dati sanitari mostreranno che è stata immunizzata quando non lo è”, ha aggiunto Kornneef. Il truffatore è stato invitato a farsi visitare da un medico il prima possibile. Non sono infatti note le conseguenze della somministrazione di dosi multiple del farmaco così ravvicinate. Non possono essere considerati un autentico “trial” i rarissimi casi in cui è capitato qualcosa di simile, come quando a maggio una ragazza ricevette per errore 6 dosi di Pfizer al Nuovo ospedale apuano (Noa) di Massa, in Toscana.

La vaccinologa dell’università di Auckland, Helen Petousis-Harris, ha spiegato a Stuff che molto probabilmente l’uomo si sentirà male per uno o due giorni a causa della risposta immunitaria alle dieci dosi e ha definito “incredibilmente egoista” il comportamento dell’uomo e di quelli che si sono rivolti a lui.

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