Una nuova indagine su Stefano Cucchi?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-11-04

I procuratori e la strada stretta per l’inchiesta

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Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera commenta le parole del procuratore di Roma Pignatone a proposito delle indagini su Stefano Cucchi. Non si nasconde, il giornalista del Corriere, che la strada per nuove inchieste è stretta:

Ora annuncia che farà il possibile, ma il possibile non potrà non tenere conto della sentenza d’appello, della precedente inchiesta e delle regole imposte dai codici. Dal momento della richiesta di rinvio a giudizio la famiglia Cucchi ha contestato i pubblici ministeri «colpevoli» di essersi legati a ipotesi di reato (lesioni per gli agenti di custodia ea bbandono di persona incapace di provvedere a se stessa per medici e infermieri) che difficilmente avrebbero retto al vaglio del dibattimento.

Un altro filone d’indagine ci sarebbe, spiega Bianconi, ma la sua praticabilità è dubbia:

La Corte d’assise ipotizzò il pestaggio ad opera dei carabinieri che ebbero in custodia Stefano dopo l’arresto, senza però inviare gli atti in Procura perché si riprendesse a indagare; segno di una congettura avanzata più per sostenere che non c’era certezza delle botte nei sotterranei del tribunale che per indicare altri colpevoli. In teoria si potrebbe ripartire da lì, ma dopo cinque anni e le risultanze dei vecchi verbali,sarà tutt’altro che semplice arrivare a esiti più soddisfacenti.

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