«Non vogliamo morire affogati per l'Europa»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-11-11

Enrico Rossi, governatore della Toscana, annuncia con un post sul suo blog sull’Huffington Post che ha intenzione di far partire i lavori per la messa in sicurezza del territorio toscano. E aggiunge anche che ha intenzione di non rispettare il patto di stabilità. La gestione di questa emergenza va accompagnata a risposte forti e a …

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Enrico Rossi, governatore della Toscana, annuncia con un post sul suo blog sull’Huffington Post che ha intenzione di far partire i lavori per la messa in sicurezza del territorio toscano. E aggiunge anche che ha intenzione di non rispettare il patto di stabilità.

La gestione di questa emergenza va accompagnata a risposte forti e a scelte definitive. Lunedì abbiamo approvato un contributo di solidarietà di 5 milioni per i cittadini alluvionati la cui fascia di reddito ISEE si colloca al di sotto dei 36.000 euro. Stamattina ho invece incontrato tutti gli enti attuatori coinvolti nelle opere di salvaguardia del sistema idrogeologico regionale i cui cantieri non sono ancora partiti. Si tratta di 215 opere finanziate, per un valore di circa 130 milioni di euro, ferme per svariati e incomprensibili motivi burocratici. Grazie alle misure contenute nell’art. 9 dello Sblocca Italia recepito dall’art. 25 della nuova legge regionale sulla Protezione Civile ho deciso di sbloccarle tutte. Sono opere di “estrema urgenza” che richiedono singolarmente investimenti di importo inferiore alla soglia comunitaria (5 milioni): argini, casse di espansione e messa in sicurezza di edilizia scolastica ecc..

alluvione toscana enrico rossi
Rossi annuncia 50 milioni di spesa al di fuori del fiscal compact:

Ho preteso che entro venerdì sia pronto un crono-programma e ne ho assunto la responsabilità di commissario per tutte. Ogni volta che un cantiere ritarderà di 15 giorni rispetto alle scadenze concordate non esiterò a revocarne la titolarità. Chiedo con altrettanta nettezza e urgenza che il governo mi conferisca i poteri di commissario anche per tutte le altre opere che non rientrano in questa soglia. Noi vogliamo fare una “forzatura politica”. Abbiamo deciso di investire 50 milioni “fuori patto” a partire dal 2015, per il completamento delle opere di bonifica e per prevenire il dissesto idrogeologico. 50 milioni che vogliamo tenere fuori dal ‘fiscal compact’. Ci assumiamo il rischio delle sanzioni, ma siamo certi che è di vitale importanza procedere in questo modo.

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