“Non perdete tempo con me”: il 90enne malato di COVID-19 salvato dai medici nonostante tutto

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-11-15

Sta bene ed è stato dimesso un paziente di 90 anni (91 anni tra pochi giorni), che era stato ricoverato nell’ospedale di Alta Valle Intelvi nel comasco e che, quando le sue condizioni si sono aggravate, ha chiesto ai medici che lo avevano in cura di non perdere tempo con lui. La sua storia è …

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Sta bene ed è stato dimesso un paziente di 90 anni (91 anni tra pochi giorni), che era stato ricoverato nell’ospedale di Alta Valle Intelvi nel comasco e che, quando le sue condizioni si sono aggravate, ha chiesto ai medici che lo avevano in cura di non perdere tempo con lui. La sua storia è stata racconta da Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria presso Il Cof Lanzo Hospital che sulla sua pagina Fb ha scritto un post sotto forma di lettera indirizzata all’anziano. Ricoverato per Covid, il primo di novembre, il novantenne già il giorno successivo ha avuto bisogno del casco per l’ossigenazione. “Mi hai stretto la mano e mi hai detto: ‘dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare’ – ha scritto Vallo – Dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva, bello come prima, ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, é che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare”. Il Cof di Alta valle Intelvi (un comune di circa 3000 abitanti, nato 3 anni fa dalla fusione di 3 piccoli paesi Lanzo d’Intelvi, Pellio Intelvi e Ramponio Verna) è una Clinica Ortopedica e Fisiatrica, che solo da qualche settimana ha dovuto riconvertire un reparto ad assistenza Covid.

Sei entrato il 01 Novembre nel nostro reparto.. quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8 giorni in più di mio papà e quindi presto farai i 91 anni.
Il secondo giorno l’ossigenazione era così bassa che ho dovuto metterti un casco cpap con una percentuale di ossigeno del 100% (considerate che quello che respiriamo è il 21%).
Mi hai stretto la mano e mi hai detto: ” dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare”.
Il tuo sorriso e la tua dignità mi hanno stretto il cuore così forte che mi sembrava che fossi io quello a cui mancava l’ossigeno.
Abbiamo lottato insieme, sono riuscito a farti vedere con un telefono i tuoi parenti, gli infermieri si sono presi cura di te, gli oss hanno fatto con amore il loro lavoro , gli addetti alle pulizie hanno pulito sempre la tua camera e oggi dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva e sei li bello come prima.. hai ripreso a camminare,con l’aiuto super dei nostri fisioterapisti, e cerchiamo presto di mandarti a casa.
Ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, é che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare.
Noi abbiamo salvato te e tu hai salvato noi..
E io mentre ti accarezzavo la testa per farti coraggio ho visto mio papà e il mio adorato nonno sorridere..
Grazie

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