Cultura e scienze
«Non date zucchero ai bambini»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-08-23
La direttiva arriva dall’American Heart Association, che sottolinea la pericolosità dello zucchero aggiunto ai cibi e alle bibite (una lattina ne contiene anche nove cucchiaini, fino a un paio si possono nascondere nello yogurt, circa quattro nei cereali della colazione)
Non date zucchero ai bambini fino ai due anni di età. E fino ai diciotto anni non superate i 25 grammi al giorno. La direttiva arriva dall’American Heart Association, che sottolinea la pericolosità dello zucchero aggiunto ai cibi e alle bibite (una lattina ne contiene anche nove cucchiaini, fino a un paio si possono nascondere nello yogurt, circa quattro nei cereali della colazione). L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), racconta oggi Repubblica, l’anno scorso aveva rivisto le sue linee guida, raccomandando agli adulti di non superare i 50 grammi (10 cucchiaini da tè) al giorno. Subito è stata imitata dalla Food and Drug Administration americana, che ha sforbiciato anche le sue in dicazioni.
«Nel budget delle calorie che un bambino dovrebbe assumere — spiega Miriam Vos, la pediatra e nutrizionista della Emory University che ha coordinato lo studio dell’American Heart Association pubblicato oggi — non c’è molto spazio per quel cibo-spazzatura in cui buona parte degli zuccheri aggiunti si annidano». L’accusa che i medici muovono a bevande e merendine è infatti quella di contenere “calorie vuote”, non associate cioè ad altri nutrienti benefici per l’organismo come proteine, carboidrati, vitamine, calcio. «I bambini che mangiano molti prodotti zuccherati — spiega ancora la Vos — tendono a trascurare i cibi salutari come frutta, verdura, cereali integrali e derivati del latte, che fanno bene alla loro salute». Poiché i primi anni danno forma al gusto anche per il resto della vita, abituarsi fin da piccolissimi a sapori dolci renderà difficile, una volta cresciuti, “liberarsi dal vizio”.
Che ai troppi zuccheri nell’infanzia vada messo un argine, d’altra parte, è quanto conferma un’indagine europea chiamata Idefics e pubblicata nel 2015. Lungi dal fermarsi ai 25 grammi al giorno, i bambini italiani fra 2 e 9 anni raggiungono quota 87 grammi (pur sempre sotto la media europea di 97), pari a una quindicina di cucchiaini e al 20% del fabbisogno di calorie giornaliere. Secondo le indicazioni dei cardiologi americani, invece, non bisognerebbe superare il 5-10%. Quattro ragazzi su dieci fra 8 e 9 anni — ha confermato l’anno scorso lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità — bevono almeno una bibita zuccherata al giorno, mentre uno su due si tiene alla larga dalla dolcezza naturale della frutta.