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Nicola Gratteri e quella prefazione al libro negazionista: è bufera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-26

Il procuratore capo di Catanzaro è al centro delle polemiche per aver firmato la prefazione al titolo di Bacco e Giorgianni, due noti negazionisti del Covid e No-vax. Ma il diretto interessato si difende: “Non sono contro i vaccini”

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Non si placano le polemiche sul procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, finito nel mirino per aver scritto la prefazione a un libro apertamente negazionista del Covid, i cui autori, Angelo Giorgianni e il medico Pasquale Bacco, sono noti per le loro posizioni antiscientifiche, No-vax e apertamente revisioniste sul Covid. Il titolo, già di per sé, è emblematico e non offre spazio ai fraintendimenti: “Strage di Stato”, dove emergono due dei tratti peculiari della retorica negazionista: la sostanziale evitabilità dei morti e dell’emergenza e lo spostamento delle responsabilità dal virus allo Stato in tutte le sue diramazioni, dai politici agli scienziati sino ai medici, in una tesi che va ad incasellarsi perfettamente in quel filone del complotto tanto caro a Giorgianni e a Bacco e da cui ci si aspetta che un servitore dello Stato come Gratteri stia a debita distanza. Di qui le inevitabili accuse al procuratore, che arrivano un po’ da tutte le parti politiche in ordine sparso. Accuse che il diretto interessato respinge al mittente sdegnato:

Gratteri si difende: “Io No-vax? Non scherziamo”

“Io negazionista? Ma se per l’Ufficio sono state acquistate migliaia di mascherine e siamo tutti vaccinati” spiega Gratteri, che non ci sta a fare la parte del negazionista. E, anzi, sul tema rilancia: “La mia è una delle prime procure ad essersi blindato contro il Covid. Plexiglass in tutti gli uffici, dispenser di disinfettanti ogni cinque metri, sanificazioni regolari, accesso al pubblico limitato e tre nuove pec per il deposito degli atti. Questo non mi sembra certo l’ufficio di qualcuno che non crede nella pericolosità del Covid”. Aggiungendo poi che tutti i magistrati in servizio sono stati vaccinati senza registrare alcun rifiuto. “Mi sono limitato a cogliere l’occasione che mi è stata offerta per lanciare per l’ennesima volta l’allarme sulla pandemia come nuova occasione di crescita e guadagno per le mafie. Un tema che da troppo tempo viene ignorato” replica Gratteri.

Giuseppe Trapasso

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Una spiegazione che, tuttavia, convince fino a un certo punto. Un professionista del suo livello, un uomo delle istituzioni, non può permettersi di non conoscere le posizioni degli autori ai quali concede la sua firma e la sua penna né può ignorare il messaggio che manda con una iniziativa del genere, specie in un momento così delicato come quello vissuto da questo Paese, dove basta una parola in più o fuori posto per scatenare orde di negazionisti e No-vax, che non attendono altro che un segnale di debolezza da parte delle istituzioni per infiltrare la propria pericolosa propaganda. E uno come Gratteri non può permettersi di prestare il fianco a tutto questo, più o meno consapevolmente.

 

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