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L’ex segretario Fim Cisl Marco Bentivogli minacciato di morte con una busta di proiettili
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-09-19
Una lettera di minacce per lui, la sua famiglia e la sua scorta, insieme a dieci proiettili, è stata inviata a Marco Bentivogli nella sua casa di Ancona. L’ex segretario Fim Cisl è sotto scorta dal 2011
Dieci proiettili carichi, 5 per fucile a pallettoni e 5 per pistola, e una lettera minatoria. Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl e ora leader di Base Italia si è svegliato questa mattina con una minaccia di morte anonima recapitata direttamente alla sua abitazione di Ancona. Lui, la sua famiglia e gli uomini della sua scorta sono stati bersagliati da insulti e minacce nel corpo del messaggio, e sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell’ordine e la polizia scientifica.
Si tratta dell’ennesimo episodio di intimidazione confronti di Bentivogli, che ha determinato l’intensificazione del dispositivo di tutela assegnato alla sua sicurezza nel 2011. “Mia figlia e mia moglie sono sotto choc, hanno minacciato anche la scorta. Speravo che non arrivassero ad Ancona”, ha dichiarato l’ex segretario Fim Cisl subito dopo l’accaduto.
Secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa Adnkronos, le minacce riguardano la vicenda Ilva. Ci sarebbero riferimenti anche ai navigator, i tutor ai quali è affidata l’individuazione di potenziali lavori per i percettori del reddito di cittadinanza. Un anno fa un episodio simile: in una busta con tre proiettili, gli era stato recapitato il messaggio “Festeggeremo insieme l’accordo di Pomigliano ovunque a Roma o ad Ancona, non bastano le dimissioni”. La minaccia si riferiva al patto siglato nel 2011 da Bentivogli sulla Fiat a Pomigliano, a seguito del quale il sindacalista era già stato raggiunto da varie minacce di morte, motivo per cui gli fu assegnata la scorta.
Il mondo politico si è immediatamente stretto intorno al leader di Base Italia. “Solidarietà piena a Marco Bentivogli per l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto. Vai avanti, Marco, con ancora più determinazione”, ha scritto su Twitter Enrico Letta. E ancora, Nicola Zingaretti: “Sono vicino a Marco Bentivogli e alla sua famiglia per questa ennesima minaccia. Chi mina la libertà delle idee e il confronto minaccia la democrazia e tutti noi. Solidarietà e un abbraccio per dirti che non sei solo. A presto”.