Attualità
Metropol, le operazioni sospette sui conti della Lega al vaglio dei pm
Alessandro D'Amato 04/09/2019
In un rapporto riservato della Guardia di Finanza compaiono le segnalazioni arrivate negli ultimi mesi sulle movimentazioni di denaro che riguardano il consigliere di Matteo Salvini a Palazzo Chigi Claudio D’Amico e l’ex portavoce Gianluca Savoini
Le «operazioni sospette» effettuate dagli uomini che hanno gestito i rapporti con la Russia per conto della Lega sono all’attenzione della procura di Milano che indaga sul Metropol. Si parla di prelievi in contanti in sequenza, trasferimenti di somme su conti esteri per milioni di euro, investimenti immobiliari effettuati da società o dai rappresentanti legali per spostare capitali.
Metropol, le operazioni sospette sui conti della Lega al vaglio dei pm
E, racconta Fiorenza Sarzanini sul Corriere, in un rapporto riservato della Guardia di Finanza compaiono le segnalazioni arrivate negli ultimi mesi sulle movimentazioni di denaro che riguardano il consigliere di Matteo Salvini a Palazzo Chigi Claudio D’Amico e l’ex portavoce Gianluca Savoini — protagonista dell’incontro del 18 ottobre scorso all’Hotel Metropol di Mosca durante il quale si discusse un finanziamento da 65 milioni di euro al Carroccio — ma anche alcune associazioni che sarebbero state gestite proprio per curare le relazioni tra i due Paesi e utilizzate come schermo per gli affari.
Il report su D’Amicorisale al 2012 ed è relativo «all’esecuzione di 14 prelevamenti in contanti in sequenza temporale (da gennaio 2011 a marzo 2012) per complessivi 110mila euro dal conto corrente intestato al Gruppo Lega Nord Padania presso il Banco di Napoli in seguito all’accreditamento di bonifici con cadenza mensile di 8.460 euro provenienti dalla Camera dei Deputati con causale “saldo ricevute”».
Ma gli altri elementi ritenuti utili per le indagini riguardano l’associazione Lombardia-Russia che gestisce proprio con Savoini, così come la «Orion llc, società con sede a Mosca creata come rappresentanza commerciale di aziende».
La«rete»tessuta da D’Amico e Savoini porta anche a Oleg Ossipov che ha gestito fino a due mesi fa la fondazione «Rossotrudnichstvo». È il padre di Irina Osipova, l’interprete amica di Savoini che ha seguito Salvini nei numerosi viaggi in Russia e nel 2016 fu candidata al Comune di Roma per Fratelli d’Italia. Scrive la Finanza: «Ossipov risulta segnalato per rilevanti movimentazioni finanziarie che ammontano a 2 milioni 253mila euro tra aprile 2015 e marzo 2016. A fronte di consistenti bonifici dalla Russia sul suo conto (per circa 900mila euro) seguono bonifici in uscita (per circa 760mila euro) disposti a favore di altro conto corrente intestato a lui e ad altre cinque persone fisiche con causali riguardanti il pagamento degli stipendi».
L’intreccio di bonifici sospetti da Mosca
Valentina Errante sul Messaggero racconta che anche gli affari di Ossipov sono finiti nell’informativa.
Scrivono i militari: «Risulta essere stato segnalato per rilevanti movimentazioni finanziarie, ammontanti complessivamente a euro 2 milioni e 253mila euro». Operazioni avvenute tra aprile 2015 e marzo 2016. «A fronte di consistenti bonifici dalla Russia sul suo conto corrente – per circa 900.000 euro, seguono bonifici in uscita (per circa 760.000 euro) disposti a favore di altro conto corrente intestato al medesimo e ad altre cinque persone (con causali riguardanti il pagamento di stipendi). La provvista generata con tali bonifici viene poi prelevata quasi interamente in contanti da tutti i beneficiari tra i quali anche Vasily Konyaev, vicedirettore del Centro».
Poi ci sono gli affari di Meranda, avvocato internazionalista:
Il legale è stato segnalato per aver eseguito, tra agosto e ottobre 2014, il riscatto anticipato di polizze vita per circa 130.000 euro, stipulate prevalentemente tra il 2008 ed il 2011 da 28 diversi contraenti, presso un’agenzia di Palmi (Reggio Calabria). «Nel 2012 – aggiunge la Finanza – a suo nome esisteva un conto corrente presso una banca belga, sul quale ad agosto 2012 il titolare aveva fatto confluire, tramite lo studio Carnelutti di Roma, la somma di euro 405.000, importo ritirato in contanti in data 29 novembre 2012 da un proprio rapporto bancario».
Infine c’è l’Associazione conoscere Eurasia, costituita nel 2008 per promuovere le relazioni commerciali tra Russia e Italia rappresentata da Antonino Fallico, presidente di Banca Intesa Mosca. E,a proposito di Intesa, la Finanza fa riferimento ad Andrea Mascetti, nel board della banca. Nella vicenda Metropol avrebbe dovuto svolgere il ruolo di intermediario.
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