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Matera ricorda due donne vittime di femminicidio intitolando loro due strade
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-11-25
Anna Rosa Fontana e Vita Maria Farina, uccise dai partner a Matera, ora saranno ricordate con due strade: la decisione della Giunta
La notizia arriva in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A Matera due strade da ora in poi porteranno il nome e celebreranno la memoria di due donne, vittime di femminicidio nella città, Anna Rosa Fontana e Vita Maria Farina.
Matera ricorda due donne vittime di femminicidio intitolando loro una strada
La decisione è stata ratificata con una delibera della giunta: così il Comune di Matera ha ufficializzato l’intitolazione di due strade a due donne vittime di femminicidio, Anna Rosa Fontana e Vita Maria Farina. Nel 2010 Anna Rosa Fontana è stata uccisa dall’ex compagno alla vigilia dell’Immacolata, il 7 dicembre, sui gradini scalini della porta di casa. Un delitto commesso con ferocia, a coltellate, dal padre della sua terza figlia. Anna Rosa aveva 38 anni. L’altra vittima di femminicidio è Vita Maria Farina, uccisa dal marito il 7 maggio del 2000, a coltellate, in casa, ad appena 23 anni. Per la giunta Bennardi bis, varata domenica, è stato il primo provvedimento e con esso è stato dato seguito ad una mozione presentata in consiglio comunale da Adriana Violetto e approvata all’unanimità a maggio.
”L’intitolazione – dichiara l’assessore alle pari opportunità Tiziana D’Oppido – assume, volutamente, anche un valore simbolico, ricadendo nella settimana che segna anche l’inizio dei sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere, dal 25 novembre al 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani”. “La prima delibera della giunta bis è il segnale di ”una precisa consapevolezza del contributo fondamentale dato dalle donne alla storia e al mondo – afferma il sindaco Domenico Bennardi – e questa consapevolezza può passare anche dalla toponomastica, che ha un forte impatto sui cittadini rispetto alla memoria storica che finora è stata deficitaria, soprattutto a livello locale, sull’intitolazione di spazi pubblici a figure femminili di riferimento nella cultura, nella scienza, nella politica e nella società. Nel caso di Vita Maria e Anna Rosa, l’intitolazione assume anche una valenza di monito alla comunità e di sensibilizzazione delle giovani generazioni sulle tematiche di genere”.