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L’uomo che uccide moglie e suocera e poi si suicida a Massafra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-16

Antonio Granato,  di 61 anni, è stato ritrovato senza vita: si tratta dell’uomo che ieri, probabilmente con un oggetto di lavoro a punta o taglio, ha ucciso la moglie di 66 anni e la suocera di 92 nella loro casa in via Da Vinci a Massafra, in provincia di Taranto

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Antonio Granato,  di 61 anni, è stato ritrovato senza vita: si tratta dell’uomo che ieri, probabilmente con un oggetto di lavoro a punta o taglio, ha ucciso la moglie di 66 anni e la suocera di 92 nella loro casa in via Da Vinci a Massafra, in provincia di Taranto, e poi è fuggito con la sua automobile, dopo aver informato telefonicamente i carabinieri del gesto appena compiuto. Granato si è impiccato in campagna. Ieri sera era stata avviata una vasta battuta di ricerche da parte dei militari: Granato al 112 aveva annunciato gesti autolesionistici.

L’uomo che uccide moglie e suocera e poi si suicida a Massafra

Antonio Granato è stato ritrovato impiccato a un albero di ulivo, in un campo di agrumi vicino a un appezzamento di terreno di proprietà familiare, già più volte controllato nel corso della nott; ieri dopo aver telefonato al 112 dei carabinieri, spiegando di aver commesso gli omicidi e preannunciando un gesto autolesionistico, è fuggito in auto rendendosi irreperibile. Il corpo è stato scoperto in campagna a Palagiano in località ‘Marziotta’, a una ventina di chilometri di distanza da Massafra, all’interno di un terreno agricolo.

Le ricerche sono state condotte fin da ieri anche attraverso l’osservazione aerea di un velivolo ad ala rotante dell’Elinucleo di Bari. Sono stati i carabinieri di Massafra e del Comando Provinciale di Taranto a rinvenire il corpo esanime. L’uomo, che era seminudo, avrebbe utilizzato un filo zincato. Nei pressi del luogo del rinvenimento del cadavere, i militari hanno anche individuato l’auto di Granata che di mestiere faceva il potatore, nonché i suoi indumenti, intrisi d’acqua, segno del fatto che il 61enne, prima di impiccarsi, abbia con tutta probabilità tentato il suicidio lanciandosi in un pozzo nei paraggi, senza tuttavia riuscire nel proprio intento. Sul posto sono sopraggiunti il pubblico ministero della Procura jonica, titolare delle indagini, il medico legale, nonché i militari della sezione investigazioni scientifiche del Nucleo Investigativo di Taranto, per i rilievi del caso

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