Cultura e scienze

Mario Corsi, Carminati e il presunto ricatto alla Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-12-11

Una storia non molto chiara sul Messaggero

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Il Messaggero pubblica oggi un articolo a firma di Claudia Guasco in cui racconta di un presunto ricatto della “Banda Carminati” alla Roma. L’articolo riporta una serie di intercettazioni tra Mario Corsi (non indagato), Massimo Carminati e Riccardo Brugia, luogotenente del Nero, il racconto è piuttosto confuso e chiama in causa un terzo personaggio di nome Massimo, non identificato dalla procura. C’è da segnalare che nell’ordinanza del GIP non c’è traccia di indagini su questo punto, anche se dei rapporti tra Corsi e Carminati nel documento si parla a proposito di altre faccende. Mario Corsi ha risposto in radio qualche giorno fa alle notizie che lo riguardavano, senza nominare Repubblica né Carlo Bonini: «Abbiamo fatto neri tutti quelli che oggi sono stati indagati, da Alemanno e Panzironi, e vale quello che si fa in radio. Per il resto, appena mi verrà chiesto qualcosa in via ufficiale sono pronto a parlarne, ma non ai giornalisti però».

mario corsi carminati roma

L’articolo del Messaggero sulla Banda di Carminati e il presunto ricatto alla Roma (11 dicembre 2014)


In questo articolo si parla di altro:

«Facciamo una cosa, facciamola fatta bene perché se no… capito?», dice in una conversazione intercettata nel bar Vigna Stelluti. A dargli l’idea è Mario Corsi, detto Marione, un passato nell’estrema destra degli anni ’70 e un presente di voce radiofonica della Roma calcio. Un lavoro del quale, dice al Cecato, si è stufato. Però ha un patrimonio di informazioni che vorrebbe far fruttare: «Parlamo della Roma – dice in un colloquio agli atti dell’inchiesta – so cose che tu sa… no ma io..». Carminati lo mette in guardia: «Devi sta attento, capito». Marione recepisce il messaggio: «Ma che sta a scherza’… a me se mi dai qualche drittarella sulla Roma, qualche impiccetto così, ce sta. Se tu me dai de che… fa fotografà a quello… ma che seimatto». Il Cecato però intravede ilpotenziale: «Facciamo una cosa specializzata. Fatte dà ’ste informazioni, stiamo noi dietro la cosa. Tu te fai dà tutto il fascicolo e poi andiamo a batte cassa». Interviene Riccardo Brugia, luogotenente di Carminati: «Cioè, il paparazzo ha fatto le foto con la vamp». Sono informazioni preziose da maneggiare con cura, tant’è che il gruppo pensa di coinvolgere un esperto, un certo Massimo, e Carminati spiega a Corsi come agire: «Tu gli fai dà la documentazione…in doppia busta sigillata…con i cosi, con i nastri sopra in maniera che non può essere aperta. Gliela lasci là, poi la guardiamo, vediamo che è e facciamo le fotocopie, così eliminiamo pure le impronte… ce mettemo pure i guanti».

Le intercettazioni su Repubblica (4 dicembre 2014)

Le intercettazioni su Repubblica (4 dicembre 2014)


Infine si parla di Marco Staffoli e dei contatti con Carminati per la costruzione di un parco.

Leggi sull’argomento: Le intercettazioni di Carminati con Mario Corsi

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