Opinioni

Il vero problema di Marco Valli (e del giornalismo italiano)

di Michele Boldrin

Pubblicato il 2018-11-08

Da Repubblica “Valli al Parlamento europeo si è distinto per le sue posizioni in campo economico e le critiche molto dirette al presidente della Bce Mario Draghi. Forte anche del curriculum presentato agli attivisti del Movimento 5 stelle che lo votarono nel 2014.” Qui la notizia vera è quel “forte anche del curriculum”, non il […]

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Da Repubblica

“Valli al Parlamento europeo si è distinto per le sue posizioni in campo economico e le critiche molto dirette al presidente della Bce Mario Draghi. Forte anche del curriculum presentato agli attivisti del Movimento 5 stelle che lo votarono nel 2014.”

Qui la notizia vera è quel “forte anche del curriculum”, non il fatto che un dipendente della Casaleggio Associati sia un cialtrone. Questo è vero sempre visto che al momento non abbiamo incontrato una singola eccezione. Insomma, per il giornalismo italiano è sufficiente che un qualsiasi tonto abbia preso una qualsiasi laurea in economia in un qualsiasi posto (sì, la Bocconi è un posto qualsiasi se usate uno standard decente, poche seghe per favore …) per accampar titolo a criticare non tanto Mario Draghi ma l’operato della BCE. Il quale operato, corretto o meno che esso sia, deriva dalla ricerca e la riflessione di centinaia di persone che hanno leggermente più di una laurea (mai ottenuta, in questo caso) e che dedicano a questo tutto il loro tempo lavorativo!

marco valli curriculum laurea bocconi - 2

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A me questa pare la vera notizia: che il giornalismo italiano continua a dare prova di non aver capito una minchia e di aver perfettamente assorbito le stronzate grilline secondo cui uno vale uno. No, uno non vale uno e ci sono delle scale di professionalità che vanno rispettate e comunicate. Anche se avesse avuto la laurea questo lo avrebbe reso, al meglio, forse capace di comprendere il 10% di quello che sta dietro alle modalità di azione della BCE. Detto altrimenti, anche se avesse avuto la laurea e non fosse stato il cialtrone che è, sarebbe stato comunque un ignorante. E agli ignoranti occorre disperatamente continuare a spiegare che devono stare zitti e studiare, non ragliare in pubblico.

Leggi sull’argomento: Marco Valli e il mistero del curriculum scomparso

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