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La Svezia elegge la sua prima premier donna per due volte in meno di una settimana
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-11-29
Magdalena Andersson è – nuovamente – la prima premier donna in Svezia. Si era dimessa cinque giorni fa appena 7 ore dopo l’elezione per via di una crisi di maggioranza
Per la seconda volta in cinque giorni, la Svezia ha la sua prima donna premier. Magdalena Andersson si era dimessa sette ore dopo aver ricevuto il mandato dal Parlamento perché i Verdi avevano deciso di sfilarsi dalla maggioranza, e alla seconda votazione ce l’ha fatta per il rotto della cuffia: 101 favorevoli, in 173 si sono espressi contro mentre in 75 si sono astenuti. In Svezia non è necessario che il premier abbia la maggioranza, basta che non ci sia una maggioranza assoluta che gli voti contro, e grazie alle astensioni non c’è stata.
Sweden: investiture vote on Magdalena Andersson (S-S&D).
Confidence: 101
No confidence: 173
Abstain: 75With less than 175 no confidence votes, Andersson is reapproved as prime minister. She will form a one party minority government consisting of her Social Democrats (S-S&D).
— Europe Elects (@EuropeElects) November 29, 2021
La 54enne ex ministro delle Finanze formerà un governo di minoranza di un solo partito, quello dei socialdemocratici, storica forza della Svezia alla base del “modello Svedese” basato su governabilità, neutralità attiva a favore della Nato, forti spese militari, welfare imbattibile, export al massimo livello tecnologico, ottima istruzione e società inclusiva. Andersson è stata eletta leader dopo le dimissioni del premier ed ex capo Stefan Löfven. Proprio su temi finanziari era scivolata lo scorso 24 novembre: i Verdi le avevano fatto mancare l’appoggio per la manovra di bilancio considerata troppo piena di concessioni sia alla sinistra sia ai centristi, e lei ha deciso di rassegnare le dimissioni per sottoporsi nuovamente al giudizio dell’Aula. La nomina del nuovo Gabinetto è attesa per domani, quando formalmente, Andersson si insedierà dopo un’udienza con re Carlo XVI Gustavo di Svezia.
Ma il suo governo è destinato a durare poco: alle elezioni previste per il settembre 2022 tutti i sondaggi indicano una netta svolta a destra. I socialdemocratici resterebbero primo partito, ma isolati. La destra parlamentare è divisa: Ulf Kristersson, capo del Partito moderato all’opposizione, il secondo partito più grande della Svezia, ha affermato ripetutamente l’impossibilità di creare un governo di centrodestra perché nessun partito mainstream vuole cooperare con il terzo partito più grande, cioè l’estrema destra di Svedesi democratici, dati in forte ascesa alla prossima tornata elettorale.