Attualità
Il caso di Maddalena Corvaglia, il carcere per uno scontrino e gli immigrati negli alberghi
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-10-21
Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma, ci insegnava il fisico Lavoisier. Nel caso delle bufale vale invece l’eterno ritorno dell’uguale. Perché è successo che un post decisamente “gentista” di Maddalena Corvaglia sia stato utilizzato da Matteo Salvini per dire ai suoi “vedete che è proprio come dico io”? Peccato che le bufale della Corvaglia siano state messe in circolazione proprio dalla Lega
«Qualcosa non torna. Manovra: se non fai lo scontrino finisci in carcere. Se arrivi clandestinamente in Italia per spacciare finisci in albergo», a scriverlo su Instagram è l’ex velina di Striscia La Notizia Maddalena Corvaglia. E fino a qui passi, non possiamo certo pretendere che Maddalena Corvaglia, che di lavoro non si occupa certo di finanza pubblica o di flussi migratori. In fondo è solo una storia di Instagram che già ora non è più leggibile. Il problema nasce ad esempio quando il Giornale dà la notizia scrivendo “Maddalena Corvaglia affonda il governo”.
Salvini e l’economia circolare delle fake news
E la situazione si complica ulteriormente quando è Matteo Salvini a riprendere la notizia del post della Corvaglia per i soliti fini di propaganda. Perché alla fin fine Maddalena Corvaglia è proprio come noi: crede alle bufale. Le stesse bufale che magari sono state messe in circolazione proprio dalla Lega. Ed è qui che si vede il cortocircuito. Di fatto Salvini sta utilizzando il post dell’ex velina come “prova”, come dimostrazione che quello che dice ha ragione. Ma naturalmente il post di Maddalena Corvaglia non è in grado di dimostrare alcunché: perché le “informazioni” (se così possiamo chiamarle) sono false. Niente di grave, Maddalena Corvaglia non è una giornalista, non fa politica, non si occupa di queste cose.
Salvini, invece, è sia politico che giornalista. E sa bene la differenza tra le opinioni di Maddalena Corvaglia e quelle – ad esempio – del Ministro dell’Economia. Ma siccome delle bufale non si butta via niente ecco che il leader della Lega va a rafforzare la bufala scrivendo che la Corvaglia «dice quello che pensano milioni di italiani».
E se milioni di italiani la pensano così è proprio perché la Lega e Salvini hanno ripetuto per anni (nel caso degli immigranti negli hotel) quella versione dei fatti. Ma come dice sempre anche il capo del Carroccio: ripetere una bufala mile volte non la fa diventare una verità. Non è vero: Salvini cita spesso Lincoln quando ricorda che il governo può ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non può ingannare tutti per sempre.
L’eterna ghirlanda brillante delle bufale
Alcuni dei “milioni di italiani” evocati da Salvini sono comparsi nei commenti al post su Facebook del Capitano per esprimere tutta la loro soddisfazione. Non è solo la Lega che dice certe cose, le dice addirittura – rullo di tamburi – Maddalena Corvaglia. La quale però, esattamente come Salvini, sta raccontando una fregnaccia, anzi due. La prima è quella per il carcere per chi non fa gli scontrini. Perché nella manovra del Governo Conte Bis non è previsto il carcere per chi non batte lo scontrino fiscale. Si parla invece di lotta all’evasione e il M5S aggiunge “ai grandi evasori”. Si parla di inasprire le pene per chi evade il fisco, ma già ora e già oggi chi evade rischia il carcere. Naturalmente dipende dall’entità della somma occultata all’Erario (e ricordiamo che per le pene inferiori ai quattro anni non si va in carcere).
Per chi non fa lo scontrino invece il rischio è quello di sempre: una multa. Ma il governo sembra intenzionato ad introdurre meccanismo “premiali” per incentivare i consumatori a richiedere lo scontrino: la famosa lotteria. Appurato quindi che la prima affermazione è errata (strano Salvini non se ne sia accorto) passiamo alla seconda. Chi arriva in Italia “per spacciare” non va in albergo. Gli immigrati irregolari, quando vengono fermati e identificati al momento dello sbarco, finiscono generalmente nei centri di accoglienza. Alcuni sono ospitati in strutture alberghiere ma il trattamento non è certo quello a “cinque stelle” (e nemmeno a tre, a dirla tutta). Anche questo è falso. E Salvini si guarda bene dal dirlo, perché per anni ha parlato di terremotati nelle tende e immigrati negli hotel. Quando il sistema dell’accoglienza italiana è stato sostanzialmente messo in piedi dalla Lega, quando Roberto Maroni era ministro dell’Interno.
Ma non è di correggere Maddalena Corvaglia quello che ci interessa. Alla fine il suo discorso è simile a quello di coloro che si lamentavano che Corona fosse andato in carcere “per due foto” mentre Pistorius era in libertà (in Sud Africa, per altro). Gentismo allo stato puro. Quello che ci interessa qui è il meccanismo con cui una bufala, una voce dal sen fuggita diventi prima una notizia e poi addirittura finisca per essere utilizzata per fornire una pezza d’appoggio a chi quella bufala l’ha sostanzialmente messa in giro. Non è più questione di autorevolezza delle fonti: semplicemente qualsiasi passante può scrivere una cosa su Internet (ad esempio che gli immigrati ci vogliono tutti morti) e rischiare di finire in un post di Salvini che ci dice: vedete? è proprio quello che dico io, quindi è sicuramente vero. Non stiamo parlando di fake news, deep fake o post verità: stiamo parlando di fine della logica.
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