Lopalco e la seconda ondata che arriva se…

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-08-03

Il professor Pier Luigi Lopalco ha pubblicato una nota su facebook significativamente intitolata “Supposte di realismo” in cui spiega che c’è ancora, ed è concreto, il rischio di una cosiddetta seconda ondata dell’epidemia di Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 se si verificano alcune condizioni: Spagna, Francia e Germania, i Paesi europei a noi più prossimi, …

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Il professor Pier Luigi Lopalco ha pubblicato una nota su facebook significativamente intitolata “Supposte di realismo” in cui spiega che c’è ancora, ed è concreto, il rischio di una cosiddetta seconda ondata dell’epidemia di Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 se si verificano alcune condizioni:

Spagna, Francia e Germania, i Paesi europei a noi più prossimi, riportano un’importante impennata di casi. In Italia si registrano le prime avvisaglie e le domande dalle cento pistole arrivano implacabili: avremo anche noi una simile impennata? Se negli altri Paesi è già avvenuto, come mai da noi non si è ancora verificato?

Il virus, lo abbiamo detto più volte, ha una ferrea logica matematica: se ci sono suscettibili da infettare e gli diamo la possibilità di farlo, lui infetta. In Italia è suscettibile almeno il 90% della popolazione. Al Sud il 99%. Dobbiamo dunque limitarne la circolazione.

La diversa tempistica che osserviamo fra i casi francesi o tedeschi e quelli italiani dipende dal fatto che quando un po’ in tutta Europa è stato allentato il lock-down, le epidemie nazionali si trovavano a livelli diversi di “maturazione”.

pier luigi lopalco

In Italia il virus è arrivato prima e, a giugno, l’incendio era stato spento con maggiore efficacia da noi rispetto ad altri Paesi dove il virus era arrivato con qualche settimana di ritardo. In quei paesi c’erano molto probabilmente ancora tanti portatori in giro quando si è riaperto tutto.

Le dinamiche osservate in Francia, dunque, con qualche settimana di ritardo, potrebbero riprodursi anche da noi. Uso il condizionale perché in queste fasi i modelli matematici hanno scarsa attendibilità. Il decorso della curva epidemica, infatti, dipende fortemente dal numero di focolai che si accendono e dalla capacità locale di spegnerli.

Vedremo dunque lo stesso aumento? Possibile. La probabilità sarà invece legata alla capacità di risposta della sanità pubblica e alla ripresa da parte dei cittadini di quel minimo di rispetto delle regole che si è colpevolmente abbandonato.

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