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Unioni Civili, la potente offensiva dei cattotalebani

Costanza Miriano propone una veglia di preghiera a turni di un'ora «di guardia». E ai senatori arrivano mail in cui si ricorda che «il diritto dei bambini è avere una mamma e un papà». Intanto, in Parlamento...

Alessandro D'Amato
martedì 05 gennaio 2016 01:39
38
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Il 26 gennaio il Senato comincerà a discutere della legge sulle Unioni Civili il cui testo è stato presentato da Monica Cirinnà del Partito Democratico. I centristi si sfilano, in protesta con le stepchild adoption, e la sinistra dem insorge contro l’ipotesi di rivedere il testo Cirinnna’. Renzi ha aperto alla libertà di coscienza su questo punto, sottolineando come si tratti di un tema che riguarda la sensibilita’ dei singoli parlamentari. Una linea ribadita dal vice segretario Lorenzo Guerini che ha aperto a possibili modifiche del testo in nome di un’ampia condivisione tra le forze politiche, “anche con Sel e M5S”. La parte divertente della storia è che intanto il fronte dei cattotalebani comincia a muoversi per la “battaglia finale” sulla legge Cirinnà.

La potente offensiva dei cattotalebani sulle Unioni Civili

E infatti ecco a voi la Sottomessa Costanza Miriano sta organizzando su Facebook una veglia di preghiera e un digiuno (dopo le Feste ci sta anche bene) contro la legge.

Noi non abbiamo mezzi di comunicazione, e, a parte pochissimi di noi, non sediamo in Parlamento. Abbiamo però un’arma potentissima: la preghiera. Dobbiamo chiedere, chiedere, chiedere con tutte le forze a Lui che intervenga. Dio è troppo rispettoso della libertà dell’uomo per intromettersi nelle sue faccende. Lo fa solo se noi gli chiediamo di farlo.
Dobbiamo farlo fino a spolmonarci, appoggiandoci alle parole di Gesù: chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete. Dobbiamo chiederlo con fede cieca.
QUESTO SITO creato da amici ha trovato il modo di organizzare un calendario di preghiera ininterrotta. Forza!!!! Riempiamo tutte le caselle di questa griglia di “pregatori” contro la legge Cirinnà. Un’ora per uno da qui al 28 gennaio. Pregare è l’arma più potente che abbiamo, e soprattutto è quella che gli altri non hanno. Ci sfotteranno per questo ma pazienza. Alla fine come sempre se noi glielo chiediamo, ma solo se glielo chiediamo, Dio rovescerà i potenti dai troni soprattutto se questi sono anche prepotenti e bugiardi. Spargete la voce, chiedete ad amici sacerdoti, vescovi, cardinali di farlo. Chiamate a raccolta monasteri e conventi, ditelo a movimenti, comunità, gruppi.
Aggiungerei che abbiamo un’altra arma infallibile: il digiuno. Si può fare in molti modi, secondo la tradizione della Chiesa. Per esempio a pane e acqua, per esempio il venerdì, per esempio anche altri giorni. Ma ognuno troverà qualcosa di suo e di prezioso da offrire – magari anche rinunciare a un caffè, a uno shopping, a una maldicenza – ricordando che le preghiere e i sacrifici se non ottengono sempre il risultato sperato nei modi o nei tempi sperati, sempre fanno il nostro vero bene, e salvano prima di tutto noi.

costanza miriano ora preghiera 1

Come funziona? «Il primo passo è scrivere il proprio nome in corrispondenza della data e dell’orario in cui intendiamo pregare. Nella tabella qui sotto troverete una colonna con gli orari e una riga con i giorni del mese di gennaio. Nell’ora scelta ci impegniamo a pregare da soli o insieme ad altri, a casa o in Chiesa, recitando il Rosario, una novena o in qualunque altro modo. Non ci sono limiti nella modalità se non l’impegno ad aprire la nostra ora di guardia con l’invocazione per fermare il DDL sulle cosiddette unioni Civili (che trovate nella nostra home page ) e tenere fede al tempo di 60 minuti».

costanza miriano ora preghiera

Le preghiere contro il ddl Cirinnà

preghiera contro cirinnà

La seconda offensiva consiste invece in una mail inviata ad alcuni senatori più e più volte e dal testo assolutamente identico. L’iniziativa è stata raccontata da Rosanna Filippin del PD su Facebook. Questo il testo della mail:

Caro Senatore della Repubblica, onori il patto di fedeltà alla Costituzione repubblicana che Lei con la sua elezione deve testimoniare. L’art. 29 e seguenti della Costituzione precisano la famiglia come luogo naturale dell’incontro tra un uomo e una donna e della responsabilità di educazione dei loro figli. Il diritto dei bambini è di avere una mamma e un papà. Nella prossima discussione, che si terrà in aula in Senato, il 26 gennaio, sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, che prevede anche la legittimazione della pratica dell’utero in affitto, sia conseguente con il patto di onore nei confronti della Costituzione repubblicana e ricordi i valori naturali, culturali e anche religiosi su cui la nostra nazione si fonda. Le chiediamo seriamente di avere il coraggio di aprire una crisi di governo, compatti in un momento decisivo per il nostro paese

La parte più interessante qui però è la risposta della senatrice su Facebook:

Potrei anche cancellarle e basta. Siamo solo all’inizio e chissà quante centinaia o migliaia di mail riceverò su questo argomento.
Invece ho iniziato a rispondere.
Una dopo l’altra. Sono ancora poche.
Non ho la pretesa di convincere nessuno ma a chi ha organizzato il mail bombing assicuro che non cambierò affatto la mia opinione (ed il mio voto) per quante mail mi spediscano ….
Cara signora Adriana o signor Pino o signor Valerio o signora Giovanna …
Non si offenda ma credo invece che proprio per i principi sanciti in Costituzione, il primo dei quali è l’uguaglianza delle persone a prescindere da razza, religione o sesso ed il secondo è la laicità dello Stato, io voterò convintamente il DdL Cirinna’ che istituisce le unioni civili.
E da una che conosce bene il testo (visto che ha partecipato alla sua stesura) le ricordo che non è prevista la possibilità di adottare bambini per la coppia dello stesso sesso.
Ne’ si modifica la Legge 40 sulla procreazione assistita o si consente la gravidanza per conto altri che è vietata dalla legge italiana sia per gli eterosessuali che per gli altri.
Certo, i bambini nascono anche con genitore omosessuale.
L’unico modo per impedire a costoro di avere figli sarebbe castrarli. Ma immagino che nemmeno lei arrivi a tanto ….
Quindi mi consenta di preoccuparmi molto di più della tutela di quei bambini, che ci sono e ci saranno anche in futuro, prima di altri ragionamenti sui valori naturali o religiosi di questo paese.
Per me Famiglia è il luogo dove ci si ama e si ha cura l’uno dell’altro. E in questa nostra società di famiglie ne esistono molti tipi.
Perché l’amore degli altri, anche se omosessuale, vi fa così paura ?
E perché, di grazia, estendere i diritti dovrebbe togliere qualcosa a chi i diritti li ha già ?
Comunque se ne faccia una ragione.
Le Unioni civili saranno approvate e tutti voi dovrete imparare a conviverci.

Il nodo politico

Intanto però ci sono molti nodi politici ancora da sciogliere. La legge si scontra con gli equilibri interni al Pd e, soprattutto, con la decisione del Movimento Cinque Stelle di andare avanti sul testo in discussione. Contrario alla stepchild adoption è il deputato Pd, portavoce di AmiciDem, Simone Valiante, che considera questo istituto un apripista per l’utero in affitto: “Sulla stepchild adoption il Partito democratico ha scelto per la libertà di coscienza dei singoli parlamentari. Io continuerò a votare per la tutela della famiglia tradizionale perché – prosegue Valiante – non si possono far entrare nel disegno di legge sulle unioni civili ipotesi che aprirebbero inevitabilmente la strada alla pratica dell’utero in affitto. Una posizione liquidata dal senatore del Movimento Cinque Stelle, Maurizio Buccarella, come “una scusa dei settori piu’ conservatori per sabotare un passo di civilta’”. Quelle del Pd, in altre parole, sarebbero solo “beghe interne” e “polemiche con il centrodestra” che poco o niente interessano al Movimento, vincolato anche su questo tema alla consultazione web che ha decretato il via libera alle stepchild adoption e lo stop alle adozioni gay. Da questa linea non si esce. Anche se fonti qualificate dei Cinque Stelle non escludono che possa esserci, nei giorni a venire, una nuova consultazione, sul web o all’interno del gruppo. Caldo è anche il fronte interno al Pd, con la minoranza dem a fare muro nei confronti di ogni ipotesi di ‘marcia indietro. Per Roberto Speranza sarebbe “inaccettabile” tornare indietro rispetto al testo Cirinna’ e alle stepchild. Anche perché, rileva ancora, l’Italia e’ in un ritardo “non piu’ sopportabile” su questi temi. Sinistra dem, ma non solo: anche un senatore renziano come Giorgio Tonini considera opportuno non rimettere tutto in discussione, arrivati a questo punto. Una posizione che gli vale il plauso di Federico Fornaro, senatore della minoranza dem: “Chi chiede (anche tra i senatori Pd) lo stralcio” dello stepchild adoption “dal testo Cirinna vuole che l’Italia rimanga l’unico paese europeo senza uno straccio di legge sulle unioni civili: una prospettiva che tradirebbe gli impegni ripetutamente e giustamente assunti dal Pd”, spiega Fornaro. Su una cosa la sinistra dem sembra concordare con Matteo Renzi: “il testo va approvato al piu’ presto”. Una legge, per il premier, va fatta ma senza forzature, lasciando al Parlamento lo spazio per discutere in maniera approfondita. E, comunque, e’ escluso il ricorso alla fiducia, cosi’ come lo stesso Renzi ha sottolineato durante la conferenza stampa di fine anno. Se le parole delle senatrice Filippin si tradurranno in fatti, forse è la volta buona che questa piccola/grande ingiustizia nel nostro paese verrà finalmente sanata.

Gen 5, 2016Alessandro D’Amato

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