Lo svenimento della Raggi e il malore di Romeo

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-02-04

Antonello Caporale sul Fatto Quotidiano racconta un presunto svenimento (o per meglio dire: mancamento) di Virginia Raggi davanti ai magistranti che la interrogavano nelle otto ore probabilmente più lunghe della sua vita, giovedì pomeriggio. I giornali dei giorni scorsi raccontavano che la sindaca si è messa a ridere quando le hanno raccontato del rapporto millantato …

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Antonello Caporale sul Fatto Quotidiano racconta un presunto svenimento (o per meglio dire: mancamento) di Virginia Raggi davanti ai magistranti che la interrogavano nelle otto ore probabilmente più lunghe della sua vita, giovedì pomeriggio. I giornali dei giorni scorsi raccontavano che la sindaca si è messa a ridere quando le hanno raccontato del rapporto millantato da Salvatore Romeo. Secondo Caporale, invece, quando le hanno mostrato la polizza la sindaca è svenuta:

IL mancamento è giunto quando i magistrati le hanno infilato sotto gli occhi il prestampato. Assicurazione sulla vita. Causale: motivi affettivi. Sottoscrittore: Salvatore Romeo. Beneficiaria: Virginia Raggi. Io? Proprio io? La donna – esile già di suo – si è afflosciata sulla sedia, ridotta a un gomitolo. Ha perso i sensi. Avvocati intorno, aria, acqua e zucchero e poi caffè. Si sente bene? Vuole proseguire o sospendiamo? Delle otto ore passate nella caserma dello Sco, il servizio speciale della polizia, l’intermezzo sanitario è stato come l’intervallo nelle partite di calcio.

virginia raggi salvatore romeo
Non solo: come se i due fossero uniti da un tragico destino, anche Salvatore Romeo avrebbe avuto un malore e sarebbe andato al pronto soccorso quando è scoppiato il caso polizze:

Si stava chiudendo il primo tempo sullo zero a zero, quando i magistrati, Paolo Ielo e Francesco Dall’Olio, hanno deciso il contropiede. La polizza. Che significa soldi (puliti? sporchi?) e magari –chissà – sesso: che poi è sempre questo il grande teatro del potere. Virginia a terra, al di fuori di ogni metafora e i suoi legali furiosi a contattare Romeo: “Che cazzo hai fatto?”.Le parole sono pietre e Salvatore, 52enne funzionario del Comune, fede nell’uomo nero Raffaele Marra, scapolo, caricato sul carro magico come capo segreteria e poi scaricato quando la disgrazia dei Marra ha fatto perdere la ragione a Beppe Grillo, ha sentito quelle parole, divenute pietre, conficcarsi in petto. Svenuta lei, al pronto soccorso anche lui.

Leggi sull’argomento: Chi ha parlato delle polizze di Romeo a giudici e giornali?

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