“I rave illegali ora sono diventati illegalissimi”, l’affondo di Luciana Littizzetto che smonta la narrazione del governo | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-07

La comica piemontese, nel suo consueto spazio a “Che tempo che fa”, propone al governo una serie di leggi per vietare cose già vietate

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Il governo, in occasione del secondo Consiglio dei Ministri (il primo dopo quello necessario per ufficializzare le nomine tra i vertici dei vari dicasteri) ha dato altissima priorità a una normativa contro i rave party illegali. Lo ha fatto utilizzato uno degli strumenti che indicano “l’urgenza”: il decreto legge. Quel testo scritto male, anzi malissimo, che – secondo la narrazione degli attori di Palazzo Chigi, va a creare una nuova fattispecie di reato ma che, in realtà, va a toccare elementi che sono stati già etichettato come “reati”. Insomma, un dl bandiera per solleticare le pance sensibili degli elettori che hanno (poco più di un mese fa) votato per una nuova maggioranza parlamentare. E Luciana Littizzetto ha deciso di raccogliere – suggerendole al governo – un’altra serie di misure urgenti da prendere.

Littizzetto e la legge anti rave party a “Che tempo che fa”

Nel corso della puntata di “Che tempo che fa” andata in onda domenica sera su Rai 3, Luciana Littizzetto ha voluto prima ricordare che se una nuova legge è atta a colpire i “rave party illegali”, allora non serve una nuova legge in quanto l’illegalità è già coperta da altre leggi (come quella sull’occupazione abusiva di spazi pubblici o privati senza autorizzazione, o lo spaccio e la vendita di sostanze stupefacenti). Poi ha deciso di indicare al governo altre “priorità”.

“Io non lo sapevo che il problema numero 1 in Italia fossero i rave. Che per altro erano già illegali prima e adesso sono diventati illegalissimi.
Poi per carità. Va benissimo cominciare dalle piccole cose. E allora a questo proposito ho qui un elenco di cose sulle quali a mio parere tocca subito sparare un divieto, una legge o un decreto. Cominciamo dall’inizio.
Divieto di vestirsi da gerarca nazista e/o soldato fascista e/o amazzone di Gheddafi e/o commercialista di Pinochet alle feste di qualsivoglia ordine e grado qualora si voglia intraprendere una carriera pubblica, ma anche una carriera in generale.
Comma 2 alla legge: usare il termine “goliardata” è un’aggravante.
Test obbligatorio e tagliando annuale ai carrelli dei supermercati con regolamentazione orientamento delle ruotine.
Legge di iniziativa popolare per cui ogni politico che pronuncia la dicitura “ponte sullo stretto” debba armarsi di cazzuola e cemento per iniziarlo lui”.

Ma non finisce qui, perché i suggerimenti di Luciana Littizzetto proseguono:

“Poi un decreto d’urgenza per lo spazio vuoto nei sacchetti di biscotti. Perché con la crisi, il pacchetto resta lo stesso, ma diminuiscono i biscotti dentro. Applichiamo pene severe: meno di 30 biscotti nel pacchetto sei anni di galera. Poi una legge veloce che tuteli le strade non pedonalizzate. Che ormai sono poche e figlie della serva. Alle strade fighette tolgono le auto e alle sfigate le aumentano, quindi stradine normali diventano arterie a grande scorrimento. E la gente che abita lì non respira più aria. Respira marmellata di particolato. Concentrato di tubo di scarico…alcune strade sono piastrellate di piccioni soffocati dal monossido di carbonio. Devi camminare veloce tenendo il naso sotto l’ascella.
Una legge che obblighi Autostrade per l’Italia a risarcire gli automobilisti per ogni minuto di coda che fanno a causa dei loro cantieri infiniti, cantieri che peraltro lasciano aperti anche nei weekend e durante le festività, visto che devono fare ora tutti i lavori che non hanno fatto in trent’anni.
DPCM urgentissimo per quelli che ti svaporano in faccia con la sigaretta elettronica, quel fumo che sa di piede e poi se tossisci ti dicono: “ma non è nicotina!” Ma magari fosse nicotina! Eh ma è “al gusto di mentolo”… no è a odore di piede che sa un po’ di menta perché ha pestato una valda.
Fino a 5 anni di reclusione per chi fa pipì in piscina. Se a farla sono più di cinquanta insieme la piscina verrà sgombrata e ai pisciatori verrà praticato il nodino.
E un’ammenda per i ristoratori che non mettono la carta igienica o la chiave per la porta del bagno, che o hai il bodyguard personale davanti alla porta o per tenerla chiusa devi fare delle pose in tensione come Yuri Chechi.
E infine…la madre di tutte le battaglie. Eliminazione dell’ora legale e ripristino dell’ora solare!
Una cosa, c’era da fare senza disturbare: una. Lasciare sta caz*o di ora solare. Quello, era. Da fare. Era facile, si faceva bella figura, si risparmiavano un casino di soldi.
Queste son le leggi. Poi che il Parlamento legiferi”.

(foto e video da “Che tempo che fa”, Rai 3)

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