La lista dei bengalesi arrivati in Italia e “a rischio Covid”

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-07-09

Abdus Sobhan Sikder, ambasciatore del Bangladesh a Roma dal 2016, dice oggi in un’intervista rilasciata al Messaggero che conosce «nomi, cognomi, indirizzi di residenza e contatti telefonici dei bengalesi sbarcati da inizio giugno in Italia. Ora stiamo lavorando con le autorità italiane per rintracciarli ma non ci saranno problemi». L’annuncio viene dopo la storia dei …

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Abdus Sobhan Sikder, ambasciatore del Bangladesh a Roma dal 2016, dice oggi in un’intervista rilasciata al Messaggero che conosce «nomi, cognomi, indirizzi di residenza e contatti telefonici dei bengalesi sbarcati da inizio giugno in Italia. Ora stiamo lavorando con le autorità italiane per rintracciarli ma non ci saranno problemi». L’annuncio viene dopo la storia dei 600 positivi arrivati a Roma dal Bangladesh calcolata da chi si occupa di indagini epidemiologiche in Regione Lazio.

Ambasciatore Sikder almeno 36 bengalesi sono risultati positivi al Covid 19 negli ultimi giorni. C’è un’emergenza nella comunità dei suoi concittadini?
«Purtroppo siamo perfettamente consapevoli della situazione. Abbiamo dato indicazioni precise ai nostri concittadini perché si sottopongano ai test al più presto possibile e stiamo fornendo loro tutta l’assistenza necessaria. Sappiamo che al momento ci sono delle persone infette e altre che sono sospettate di esserlo ma si trovano già in ospedale oppure negli hotel dove resteranno in quarantena».

Abdus Sobhan Sikder

Secondo le stime della Regione Lazio ci sono almeno 600 positivi che ancora non sono stati rintracciati.
«Stiamo lavorando molto bene con le autorità italiane. Tutti quelli che sono arrivati nelle scorse settimane con dei voli dal Bangladesh sono stati registrati e quindi sappiamo dove sono. Conosciamo i loro nomi e cognomi, gli indirizzi di residenza e abbiamo i contatti telefonici perché hanno compilato un modulo prima di sbarcare. Una lista che abbiamo già fornito al vostro dipartimento della Salute, a chi si occupa di immigrazione e alla Polizia. Non credo sarà difficile rintracciarli tutti».

Potrebbe però essere impossibile ricostruire i loro contatti. Magari hanno incontrato immigrati irregolari che non vogliono sottoporsi al tampone per timore di altri controlli. Come si fa?
«Ai nostri concittadini abbiamo sempre chiesto di seguire tutte le indicazioni fornite dal Governo italiano. Se non lo fanno ne pagheranno le conseguenze. Non solo per la giustizia ma anche
perché finiranno con l’infettarsi tra di loro. Noi però continuiamo a fare di tutto per convincerli»

Leggi anche: La storia dei 600 positivi arrivati a Roma dal Bangladesh e dei test COVID-19 falsi a 36 euro

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