L'inno all'indietro di Mogol per la Lombardia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-12-22

Giulio Rapetti in arte Mogol e Mario Lavezzi hanno scritto l’inno della Lombardia. A parte il fatto che un inno che guarda all’indietro senza alcuna prospettiva futura mi mette un’angoscia che nemmeno guardare le foto del liceo quando penso a cosa vorrei fare da grande, vorrei aggiungere solo due cose: 1- Beretta, Del Prete e …

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Giulio Rapetti in arte Mogol e Mario Lavezzi hanno scritto l’inno della Lombardia. A parte il fatto che un inno che guarda all’indietro senza alcuna prospettiva futura mi mette un’angoscia che nemmeno guardare le foto del liceo quando penso a cosa vorrei fare da grande, vorrei aggiungere solo due cose:
1- Beretta, Del Prete e Celentano dovrebbero fare causa per plagio.
2- Gente onesta, rispettosa, salutava sempre. Lo dicono praticamente di tutti i serial killer, anche di Olindo e Rosa

IL TESTO:

Questa storia è quella di un bambino / che diceva sempre sì / entusiasta di ogni cosa: / era un mondo che poi finì./ Mi ricordo la città, la mia Milano, / senza odio per nessuno / E la gente silenziosa nella chiesa / a pregare tutti uniti come uno / io da qui non vado via… / Lombardia, Lombardia / grande terra mia… / Terra piana e montana / Gente forte che / è operosa, generosa / senza una bugia/ ti dà il cuore / parla poco / ma dice quel che è… / Tutto il mondo chiuso in una via / il suo nome: “buona volontà” / una strada di periferia / di chi accetta e ti ridà…/ Di chi ha poco e resta fiducioso / che poi in meglio cambierà… /Di chi lavora e vive con poesia. / E se anche vado via… / Lombardia, Lombardia / grande terra mia / orgogliosa, laboriosa / piena di energia / gente onesta / la lombarda / fidati perché / ha un gran cuore / pensa in grande / ma resta quel che è / Lombardia, Lombardia / grande terra mia… / Terra piana e montana / Gente forte che / è operosa, generosa / senza una bugia/ ha un gran cuore / pensa a tutti / e stringe tutti a sé.

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