Le foto che arrivano da tre chilometri sopra il cielo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-12-12

David Yarnofsky ha spulciato gli account Instagram dei piloti delle linee aeree e ha fatto un’inchiesta sull’uso degli apparecchi elettronici durante i voli di linea.

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I piloti degli aerei di linea scattano foto bellissime, dal loro posto di lavoro godono di una vista eccezionale del cielo e basta davvero poco per fare una foto mozzafiato, a volte non è nemmeno usare i filtri di Instagram. Il problema nasce però quando i piloti postano le loro foto sull’Internet per farle vedere a tutti. Un articolo di David Yarnofsky apparso oggi su Quartz sta creando qualche discussione tra gli “addetti ai lavori” dei cieli.

Via Quartz
Via Quartz

 
I PILOTI DI INSTAGRAM
David Yarnofsky si è fatto un giro tra gli account dei piloti dei voli di linea e ha scoperto che non tutti rispettano le severe regole di comportamento imposte dalla Federal Aviation Administration. Gli account dei piloti (un centinaio in tutto) sono stati “tenuti sotto osservazione” per sei mesi, raccogliendo le prove fotografiche delle violazioni al regolamento. Il lavoro è stato molto semplice, perché è sufficiente seguire i vari hashtag come #pilotlife, #pilotsview, #cockpitview o #igpilotsoftheweek. Dal momento che scattare fotografie dal cockpit durante un volo è un’attività vietata sia in America che in Europa e quindi, sostiene Yarnofsky, i piloti che postano le foto scattate mentre sono ai comandi di un aereo stanno infrangendo le regole. Tanto più grave è l’infrazione quando le foto postate su Instagram sono state fatte durante le fasi più delicate di un volo: il decollo e l’atterraggio. Perché pare succeda anche questo. È bene ricordare che è vietato l’utilizzo di qualsiasi apparecchio elettronico all’interno della cabina di pilotaggio, durante l’atterraggio e il decollo poi non solo sono vietate le apparecchiature elettroniche ma anche qualsiasi forma di conversazione che non sia attinente alle operazioni di pilotaggio. Eppure sembra molto diffusa la pratica di usare smartphone e GoPro per catturare le immagini e postare su Instagram. Alcuni piloti veterani, intervistati da Yarnofsky, hanno detto che durante l’atterraggio e il decollo un pilota ha talmente tante cose da fare che non può permettersi certe distrazioni. In quei momenti cruciali il regolamento stabilisce che il cockpit sia “sterile” ovvero non devono essere presenti elementi che possono causare distrazioni di sorta. Diverso è invece durante la fase di crociera di un volo: in quel momento ai piloti è concesso un po’ di relax, mangiare, scambiare quattro chiacchere con i colleghi e addirittura fare i cruciverba; ma in ogni caso rimane il divieto di usare smartphone ed affini.
via Quartz
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LE POLEMICHE SULL’INTERNET
L’articolo di Quartz non è stato accolto bene, i piloti e gli appassionati di volo lo criticano perché secondo loro lancia accuse infondate ad un’intera categoria e perché stabilisce un parallelismo tra i piloti che fanno foto con il cellulare agli autisti degli autobus che mandano sms mentre sono alla guida del mezzo.
(via airliners.net)
(via airliners.net)

Secondo alcuni commenti non tutte le foto incriminate sono state scattate dai piloti in servizio, altre potrebbero essere state fatte da piloti che sedevano sì nella cabina di pilotaggio ma solo come passeggeri in trasferimento da uno scalo all’altro. L’aspetto più criticato è però il fatto che David Yarnofsky abbia “preso di mira” un pilota in particolare, facendone nome e cognome, tra tutti quelli monitorati durante la sua inchiesta. Secondo i vari commentatori il trattamento riservato da Quartz è quantomeno ingiusto perché mette a repentaglio la carriera dell’uomo che probabilmente sarà oggetto di un’inchiesta disciplinare e rischia di perdere il posto di lavoro.
fonte: https://news.ycombinator.com/item?id=8737166
fonte: https://news.ycombinator.com/item?id=8737166

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