L’attacco di Galli a Draghi sulle riaperture: “Mi duole dirlo, ma il premier non ne ha azzeccata una”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-18

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano l’infettivologo ha duramente criticato le scelte dell’esecutivo di ripristinare le zone gialle a partire dal 26 aprile

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L’infettivologo Massimo Galli, che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere, non ci ha visto più quando ha sentito il premier Mario Draghi parlare di riaperture dal 26 aprile. E tutto il suo dissenso vero questa decisione, l’ha manifestata in un’intervista a Il Fatto quotidiano. “Il premier Draghi sul Covid non ne ha azzeccata una. Sotto casa mia qui a Milano c’è un mercatino all’aperto, poco fa (ieri mattina, ndr) ci sono passato ed era strapieno come non succedeva da mesi. Il punto è che con l’annuncio di venerdì è stato dato un messaggio di ‘liberi-tutti’ che proprio non ci potremmo ancora permettere. Almeno fino a una migliore copertura dei settantenni con la prima dose e degli ottantenni con la seconda. Mi sembrano obiettivi ancora lontani”.

Non è la prima volta che l’infettivolgo del Sacco invoca prudenza, sia alla gente che alla politica. Perché se è vero che con le vaccinazioni tutto dovrebbe andare un po’ meglio, è anche vero che qui in Italia (e farà l’esempio con gli altri paesi europei) stanno andando a rilento, e soprattutto: “La Francia, che con le vaccinazioni è messa più o meno come noi, le scuole le ha chiuse. Nel Regno Unito hanno fatto un lockdown duro e stanno riaprendo solo ora. Anthony Fauci ha affermato che gli Stati Uniti sono ancora ben lontani dall’avere il problema sotto controllo. A me piacerebbe tantissimo far parte della schiera che pensa l’Italia sia messa benissimo, ma purtroppo non è così”.

Però è questo che sembra che stia succedendo, e “mi duole dirlo, perché su Mario Draghi, come milioni di italiani, riponevo molte aspettative, ma sulla pandemia non ne ha azzeccata ancora una”. Altri errori, secondo l’esperto, sono stati commessi nella gestione del caso del vaccino AstraZeneca e il rischio trombosi: “Sul vaccino AstraZeneca abbiamo avuto un allineamento passivo su posizioni internazionali che non ci potevamo permettere visto lo stato della diffusione del contagio in Italia”.

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