Ruggero Freddi: la gogna de La Verità contro il docente gay non è andata benissimo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-10-27

Il quotidiano di Belpietro mette alla gogna un docente della Sapienza “colpevole” di essere omosessuale e di aver un passato da pornodivo. E così le sue lauree e i suoi titolo accademici passano in secondo piano e si preferisce adombrare il sospetto che abbia fatto carriera in un altro modo. Ma la verità è da un’altra parte, come spiega Ruggero Freddi

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La Verità, il quotidiano scritto diretto e interpretato da Maurizio Belpietro, ieri ha deliziato tutti con uno dei suoi imperdibili “scoop”. Ha infatti scoperto che un professore della facoltà di ingegneria all’Università La Sapienza di Roma ha un passato da porno attore gay. Il suo nome è Ruggero Freddi e – come ci ha tenuto a precisare il quotidiano di Belpietro – è il secondo della foto che ritrae tre uomini durante un atto sessuale. Cosa abbia a che fare questo con l’insegnamento dell’ingegneria ovviamente è una faccenda che La Verità affronterà nel lungo articolo dedicato a Ruggero.

La Verità scandalizzata dal curriculum di Ruggero Freddi

Nelle prime righe dell’articolo di Alfredo Arduino si trova infatti la risposta alla nostra domanda. Sui titoli accademici di Freddi c’è poco da discutere. Il Dottor Freddi  – non è professore perché è un dottorando – infatti ha tre lauree e tiene il corso di Analisi I. Che quelli della foto siano gli studenti quindi? No, perché quello è uno scatto sul set; Freddi infatti è un ex porno attore gay. Nel senso che ora non è più un porno attore. Non è che fa il porno attore (per giunta gay, lo sentite anche voi quanto è pruriginosa la faccenda?) per arrotondare la paga da docente universitario. La faccenda quindi – sicuramente divertente e oggetto di pettegolezzi per gli alunni di Freddi – è di poco interesse sia per il contribuente che per il lettore.

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La prima pagina de La Verità del 27/10/2017

A meno che non tra le righe non si voglia dire altro. Ad esempio suggerire al lettore l’idea che la carriera da porno attore gay e quella universitaria siano in qualche modo legate. Anche perché, ricorda il titolo dell’articolo all’interno del giornale di Belpietro, la Sapienza è l’università “famosa” per aver vietato all’allora Papa Benedetto XVI di poter tenere una lezione universitaria. C’è un qualche collegamento? Assolutamente no. Però alla Verità trovano curioso che la carriera cinematografica non venga menzionata sul profilo accademico di Freddi. Ma anche il giornalista ci ricorda che non è giusto discriminare un professore “solo perché pornodivo gay”. Certo, viene da dire leggendo, se solo avessero fatto così anche con Ratzinger.
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Insomma alla Sapienza non discriminano i gay ma i Papi sì. Che ci sia di mezzo lo zampino della famigerata lobby gay? Non è dato di saperlo. Però a quanto pare il sospetto c’è.

Perché i gay possono insegnare Analisi mentre il Papa no??

Che Freddi sia omosessuale  non è un segreto, basta leggere il suo profilo Facebook o la pagina di Wikipedia. Ma la cosa appunto, non è assolutamente rilevante, come non è rilevante che sia muscoloso. Conta che sia preparato – e a leggere il curriculum lo è – e che sappia insegnare. Certo, raccontava ieri a Repubblica, capita che qualcuno nei corridoi si giri e dica cose come “hai visto quello, è il professore che faceva il pornodivo”. Sul Corriere della Sera di oggi Freddi spiega che gli studenti sono rispettosi del suo ruolo.

In classe come viene accolto? Perché suppongo che i suoi studenti sappiano.
«Nessuno mi ha mai fatto domande che non fossero scientifiche. Mi prendono tutti  sul serio, com’è giusto, perché sono molto preparato. Mi danno del lei. Di solito mi presento così: “Voi non conoscete la matematica, io nemmeno, ragioniamoci insieme”. I ragazzi sono gentili, aperti e curiosi di un professore così strano».

Incredibile poi apprendere che Freddi non nasconde il suo passato. Il fatto che non sia sul sito dell’Ateneo ovviamente è perché non è rilevante. Ma la titolare della cattedra di cui è co-docente ne è al corrente. E indovinate un po’ a quanto pare non le interessa.

La titolare della cattedra che ne dice di questo co-docente particolare?
«È molto carina e gentile, certamente sa del mio passato ma non ne parliamo. Quando mi prende lo sconforto e mi sento meno bravo degli altri, è la prima che mi incoraggia».

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Alla Verità invece sembrano avere altri problemi: ad esempio perché altri pornodivi gay non hanno ricevuto offerte dal Mit o da Yale? Il dubbio che sia perché non ne hanno i titoli – a differenza di Freddi che ha due lauree e un dottorato in Analisi matematica – non sfiora minimamente la mente dell’articolista. «Da noi è tutt’altra faccenda», ovvero i gay fanno carriera alla Sapienza, i Papi no.
 
Foto copertina via Facebook.com

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