La nazionale della Padania contro i Rom

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-06-09

Matteo Salvini “chiude” la Nazionale della Padania che agli Europei delle minoranze etniche scenderà in campo contro la Nazione Rom. Ruspe anyone?

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Ed eccola finalmente, la nuova Lega Nord di Matteo Salvini. Non è stato facile trovarla perché in effetti sembra ancora la stessa Lega razzista, xenofoba e anti-europeista di qualche anno fa. Nello statuto della Lega (la nuova versione è stata approvata a luglio 2014) infatti c’è ancora il richiamo al “conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana“. Salvini però non ne parla più di indipendenza della Padania, forse perché non è un bel biglietto da visita per presentarsi come leader nazionale (in Italia), forse perché il popolo leghista è stanco di farsi agitare il fazzoletto verde davanti alle corna (degli elmi “celtici”) ed anche perché questa storia della Padania ricorda troppo il Senatùr, il Trota, le ampolle di acqua del Pò e altri riti della Lega Nord 1.0.


ADDIO PADANIA BELLA
Il nuovo corso della Lega prevede l’abolizione di tutte quelle manifestazioni al sapor di Padania per le quali i partito sborsava fior di quattrini. Il Giornale di oggi riporta che presto i Popoli del Nord rimarranno orfani del concorso di bellezza per giovani padane “Miss Padania” e di tutta una serie di manifestazioni folkloristiche come il Rally Padano, il Giro Ciclistico Padano, il Raduno di Moto e Auto Storiche Padane, il Gran Festival della Canzone Padana e la Mostra dell’Arte Padana. Pare che quest’anno pure i gadget (padani) della festa del partito sul pratone di Pontida non saranno gli stessi degli anni precedenti: il popolo leghista troverà solo felpe e magliette. Matteo vuole fare piazza pulita delle baracconate celtiche e imprimere un nuovo corso al Carroccio: da domani solo razzismo e sparate sensazionalistiche e basta con quest’utopia irrealizzabile della Padania. La fine di questa autarchia in salsa padana dove ad ogni evento italiano faceva eco il corrispettivo leghista non significa automaticamente la fine del sogno indipendentista, l’operazione però è forse l’unica cesura netta col passato della Lega operata da Salvini. Cosa non si fa per arrivare a Palazzo Chigi.

fonte: conifaofficial.wordpress.com
fonte: conifaofficial.wordpress.com

MATTEO SALVINI SI PORTA VIA IL PALLONE
A farne le spese anche la gloriosa Nazionale di calcio della Padania (anch’essa finanziata coi soldi del partito) nella quale milita anche il fratello di Mario Balotelli, Enock Barwuah. Salvini ha detto ai microfoni di Radio Padania Libera (che invece continuerà ad esistere) che è ora di chiudere: «Roba da pirla, se la facciano loro!», avrebbe detto. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’inizio dei campionati europei ConIFA (Confederation of Independent Football Associations) che si terranno in Ungheria, a Debrecen, dal 17 al 21 giugno. La competizione calcistica è riservata alle selezioni delle “nazioni” non affiliate FIFA come l’Abkhazia, l’Isola di Man, la Contea di Nizza, l’Occitania, il Cilento, la Terra dei Siculi (che non c’entra con la Sicilia ed è la nazione ospitante) e la Nazione Rom. E quest’anno nel girone della Padania (che è una tra le favorite) oltre a all’Abkhazia e all’Isola di Man c’è proprio la Nazionale della Nazione Rom che farà il suo debutto nella competizione europea proprio il 17 giugno contro la Padania. Chissà se Salvini volerà a Debrecen con la sua RUSPA ad assistere ad una partita che si preannuncia epica proprio a causa del fatto che il leader della Lega 2.0 ha fatto la sua fortuna elettorale proprio sulla pelle dei Rom. Un popolo che proprio grazie a questi europei si scopre molto simile a quello padano. Chissà se Matteo Salvini si farà fotografare sul campo (questa volta solo a metà Rom) per lanciare le sue solite accuse razziste contro i Rom invitandoli a tornare a casa loro e portandosi via il pallone. Qualcuno però avverta Salvini che la Nazionale Rom è il frutto del lavoro sull’integrazione dell’associazione tedesca Terno Drom che gode del sostegno del ministero tedesco per l’immigrazione e i rifugiati e che il team si allena in Germania.
salvini ruspe

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