La migrante morta assiderata dopo aver camminato scalza nella neve per poter scaldare le mani ai figli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-04

È accaduto prima di Natale sulla rotto tra Iran e Turchia. I piccoli sono stati soccorsi, ma per la donna non c’è stato nulla da fare

article-post

Una terribile vicenda. Una tragedia figlia di quell’attualità che troppo spesso viene dimenticata e accantonata per dare precedenza a eventi più vicini. Ma la eco di quel che è successo pochi giorni prima di Natale sulla rotta tra l’Iran e la Turchia deve tornare a riaccendere i riflettori sul dramma di chi è costretto ad affrontare lunghi viaggi, su sentieri scoscesi e dimenticati, per cercare la salvezza e una vita nuova insieme alla sua famiglia. Perché c’è chi quella vita non potrà più averla, come successo alla migrante morta assiderata per proteggere i suoi figli dal freddo, dal gelo e dalle intemperie, per cercare una vita migliore lontano dall’Afghanistan.

Migrante morta assiderata per scaldare le mani dei suoi figli

La tragedia risale ai giorni prima di Natale ed è stata confermata solamente nelle ultime ore. A raccontarla è stata l’emittente Demokrat.tv che ha mostrato anche le immagini delle condizioni in cui è stata ritrovata la donna e i suoi due bambini. Fotografie forti che raccontano ancor di più quel dramma. Perché quella donna è morta per cercare una vita migliore insieme ai suoi figli. E proprio per proteggerli ha perso la vita.

L’ufficio del governatore della provincia di Van, in Turchia, ha confermato le dinamiche che hanno portato alla morte della donna. Mentre lei e i suoi due bambini si trovavano ancora in territorio iraniani, è sopraggiunta un’improvvisa tempesta che ha portato neve e gelo sul loro cammino. Un freddo inaspettato, con i piccoli che stavano patendo i primi effetti dell’ipotermia e del congelamento. La donna si è sacrificata: si è tolta il calzini per trasformarli in guanti da far indossare ai suoi piccoli e ha proseguito il suo cammino nella neve. Scalza. Usando solamente dei sacchetti di plastica di fortuna per tentare di non patire gli effetti del gelo.

I piccoli sono stati trovati e salvati dopo esser stati avvistati da alcuni abitanti del vicino villaggio di Özalp. Mentre la donna è stata ritrovata poco distante. Esanime, priva di vita. Nel gelo della neve e di quel freddo che le ha provocato quell’ipotermia che l’ha uccisa. Morta per fuggire dall’Afghanistan, da dove era partita. Da quel regime dei talebani tornato in auge dopo il loro ritorno. Con tutte quelle leggi assurde che annientano la donna come essere umano.

Potrebbe interessarti anche