La lettera che lo Juventus Club Parma ha inviato a un "pulcino" per scaricarlo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-23

I genitori, infuriati, hanno reso noto l’episodio tramite la Gazzetta di Parma e hanno scritto anche alla Figc, alla Juventus, all’assessore comunale allo sport. “Questa è macelleria sociale, mio figlio è avvilito come altri cinque compagni che non sono stati confermati”. I bianconeri replicano

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“Inviamo la presente per comunicarti che non rientri più nei quadri tecnici della nostra Società in vista della prossima stagione 2016/2017. Nel ringraziarTi per l’impegno profuso a favore dei colori bianconeri, ti salutiamo cordialmente e ti auguriamo Buona Fortuna per gli eventuali tuoi prossimi impegni sportivi”. Firmato lo Juventus Club Parma, direzione sportiva, destinatario un bambino di 10 anni, un ‘pulcino‘ che ha reagito piangendo e si è sentito escluso e giudicato.

La lettera che lo Juventus Club Parma ha inviato a un “pulcino” per scaricarlo

I genitori, infuriati, hanno reso noto l’episodio tramite la Gazzetta di Parma e hanno scritto anche alla Figc, alla Juventus, all’assessore comunale allo sport. “Questa è macelleria sociale – commenta la madre del minicalciatore – mio figlio è avvilito come altri cinque compagni che non sono stati confermati. A quali principi educativi si ispira una scuola calcio che scarica i ragazzini con una lettera, con tanto di logo Juventus club, Figc, Coni- Settore giovanile e scolastico?”. Replica la società: “abbiamo tantissime richieste di iscrizione e possiamo allestire solo un certo numero di squadre. Nei 2006 ad esempio avremmo potuto metterne assieme tre, ma sarebbe stato proprio impossibile per problemi di materiale, trasporti, campi e così via. La necessità di selezionare viene da sè. Un errore sicuramente l’abbiamo fatto – rileva il presidente Mauro Bertoncini – ed è stato indirizzare la lettera al bambino. Sarebbe stato meglio rivolgersi ai genitori. Poi se il metodo è discutibile siamo anche disposti a rivederlo”. Il presidente del comitato di Parma della Figc, Franco Varoli, è in ferie e non ha ancora preso visione della missiva, ma commenta al quotidiano che “annunciare la scelta di non confermare un bambino di dieci anni attraverso una lettera mi pare un’assoluta mancanza di tatto da parte della società”.

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Foto da: Gazzetta di Parma

La risposta della Juventus

Successivamente Mauro Bertoncini dello Juventus club Parma ha scritto una lettera a Repubblica, specificando che “nella categoria 2006  si gioca con sette giocatori, quindi è logico fare una rosa di 14, massimo 16 giocatori, in modo che tutti possano giocare almeno un tempo, come dice il regolamento F.I.G.C. e qui da noi viene messo in pratica da sempre” e ricordando che “nella riunione del 1 luglio erano stati appunto i genitori a chiedere in che modo avrebbero saputo della non riconferma, e nessuno ha fatto obiezione”. “Personalmente – continua Bertoncini – sono molto dispiaciuto dell’accaduto ed auguro al ragazzino si possa accasare in un’altra società, non credo sia difficile. Anche nello sfogo della mamma (la posso capire vedendo il proprio figlio dispiaciuto per la non riconferma), ci sono parecchie inesattezze, quali che noi siamo una Scuola Calcio patrocinata dal Comune di Parma non è assolutamente vero. Come che la F.C. Juventus dovrebbe controllare, ma controllare cosa? La nostra società non è né affiliata né scuola calcio F.C. Juventus. Posso capire lo sfogo della madre, ma prima di fare certe affermazioni, è meglio informarsi come sono e stanno realmente le cose e poi magari esprimersi in modo corretto”.
 
 

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