La contestazione a Maria Elena Boschi alla Festa dell'Unità di Bologna (video)

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-09-19

Il ministro delle riforme Maria Elena Boschi è stata contestata da un gruppo di studenti e di insegnanti alla festa dell’Unità di Bologna dove ha partecipato a un’iniziativa sul referendum. Dopo pochi minuti dall’inizio del suo intervento, dalla platea si sono alzati numerosi studenti di Link – coordinamento universitari Bologna che hanno esposto cartelli e …

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Il ministro delle riforme Maria Elena Boschi è stata contestata da un gruppo di studenti e di insegnanti alla festa dell’Unità di Bologna dove ha partecipato a un’iniziativa sul referendum. Dopo pochi minuti dall’inizio del suo intervento, dalla platea si sono alzati numerosi studenti di Link – coordinamento universitari Bologna che hanno esposto cartelli e l’hanno contestata. Sulla pagina FB di Studenti per il NO c’è un video che racconta lo sgombero:

Pochi minuti fa siamo stati cacciati violentemente, strattonati e spinti fuori di peso dalla Festa dell’Unità di Bologna solo perché abbiamo portato le ragioni del NO alla riforma costituzionale durante la falsa propaganda unidirezionale della Ministra Boschi. Eravamo armati solo di cartelli. Ma questo Governo si dimostra sempre più violento verso chi non accetta la riforma costituzionale. Ora basta! #decidiamoNOi

Il ministro ha invitato i contestatori a salire sul palco per esporre i motivi della loro contrarietà alla riforma, ma sono stati immediatamente accompagnati fuori dall’imponente servizio organizzato dalle forze dell’ordine e sono stati identificati, fra le loro proteste. In sala tutti i partecipanti sono stati ‘filtrati’ dalle forze dell’ordine. I contestatori, una ventina, si sono seduti in platea, mischiandosi ai sostenitori del sì ed hanno cominciato la loro protesta esponendo alcuni cartelli con i quali esprimevano la loro contrarietà alla riforma, qualche minuto dopo l’inizio dell’intervento. Fuori dalla sala, dove molte persone sono rimaste ad ascoltare l’intervento diffuso dagli altoparlanti, alcuni passaggi dell’intervento del ministro sono stati contrassegnati dalle contestazioni di un gruppo di insegnanti.

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