La consulenza da 150mila euro al fratello di Maria Elena Boschi

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-08-19

Il Fatto racconta oggi una curiosa circostanza che investe Emanuele Boschi, 33 anni, fratello minore della ministra Maria Elena. Il commercialista ha infatti ricevuto una ricca consulenza dell’importo totale di euro 150mila dalla CCC, il Consorzio Cooperative Costruzioni. Racconta Marco Lillo: Boschi jr(la sorellaministro ha due anni in più) ha ricevuto un incarico di consulenza …

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Il Fatto racconta oggi una curiosa circostanza che investe Emanuele Boschi, 33 anni, fratello minore della ministra Maria Elena. Il commercialista ha infatti ricevuto una ricca consulenza dell’importo totale di euro 150mila dalla CCC, il Consorzio Cooperative Costruzioni. Racconta Marco Lillo:

Boschi jr(la sorellaministro ha due anni in più) ha ricevuto un incarico di consulenza per oltre 150 mila euro dal Ccc di Bologna, il Consorzio Cooperative Costruzioni nato nel 1912 con il nome di Consorzio fra le cooperative di birocciai, carrettieri ed affini. L’incarico sarebbe top secret visto che il Ccc ed Emanuele Boschi non hanno voluto offrire dettagli né tanto meno la cifra esatta del compenso. Il Fatto ha tentato di contattare Boschi tramite l’ufficio stampa della sorella ma non ha ottenuto risposta.
NEL GIRO dei professionisti che hanno lavorato all’operazione societaria, sotto garanzia di anonimato, si ottiene qualche dettaglio in più. L’incarico di Boschi sarebbe duplice: da un lato la cosiddetta due diligence sulle attività del Ccc; dall’altro l’assistenza, in team con altri quattro professionisti, con particolare attenzione alle problematiche fiscali, in tutti i passaggi dell’operazione societaria che ha dato vita al nuovo Consorzio Integra. Composto da 116 soci industriali (tra i quali le maggiori realtà della Legacoop, come Cmc e Camst) Integra è nato dall’intuizione del presidente Vincenzo Onorato grazie ai tre soci finanziatori, tra i quali spicca Coopfond, il fondo mutualistico della Legacoop guidata da Mauro Lusetti. Il Ccc, in profonda crisi come molte coop rosse, ha tenuto immobili, partecipazioni, debiti e 86 dipendenti. Un po’ acciaccato dagli anni e dalla crisi, sbrigherà le sue faccende lasciando libera la nuova società Integra di correre con gli ordini e gli appalti in corso senza la zavorra delle passività. L’obiettivo, ambizioso, è quello di salvare con gli utili anche Ccc.

emanuele boschi maria elena boschi

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