La 13enne picchiata a sangue da 4 compagni di classe ad Anzio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-13

L’episodio di bullismo è avvenuto all’interno della scuola media “Falcone”. Tre ragazze e un ragazzo hanno colpito ripetutamente la giovane provocandole la frattura del naso

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L’hanno accerchiata in palestra, al termine dell’ora di educazione fisica e sfruttando l’assenza dell’insegnante. Poi l’hanno colpita brutalmente e ripetutamente, senza risparmiare il suo viso. Vittima dell’ennesimo episodio di bullismo in una scuola italiana è una giovane ragazza. Un’adolescente di 13 anni vessata prima a parole e poi con schiaffi, pugni e calci da altri quattro coetanei. Tre ragazze e un ragazzo. La giovane è stata portata al Pronto Soccorso di Anzio dove le è stata rilevata una frattura del setto nasale e diverse ecchimosi sparse su tutto il corpo (e una prognosi di 25 giorni).

Anzio, una 13enne picchiata a sangue dai compagni di classe

L’episodio di bullismo è accaduto all’interno delle mura della scuola media statale “Falcone” di Anzio, cittadina balneare a Sud di Roma. La 13enne era già stata vittima di vessazioni da parte di alcuni compagni di classe, ma non si era mai arrivati a una violenza fisica di questa portata. Il tutto è avvenuto nella palestra dell’istituto laziale, con la giovane prima accerchiata e poi colpita al volto con schiaffi e pugni. I quattro bulli (tre ragazze e un ragazzo, tutti coetanei) si sono dileguati dopo l’aggressione, avvenuta al termine della lezione di educazione fisica e lontano dagli occhi dell’insegnante.

I Carabinieri hanno aperto un’indagine su quanto accaduto nella scuola media di Anzio, nel tentativo di accertare le colpe (da verificare anche perché quei minori fossero stati lasciati soli durante l’orario scolastico) e il movente che, a prescindere, non può che essere assurdo. I genitori dalla 13enne aggredita hanno spiegato alle forze dell’ordine di aver avvisato già in passato gli insegnanti delle ripetute vessazioni subite dalla figlia, fin dall’inizio dell’anno. E non è da escludere il movente – ancor più assurdo trattandosi di adolescenti poco più che bambini – razzista. Secondo il racconto della ragazza, infatti, prima di essere colpita al volto quel gruppetto di tre bulle e un bullo le avrebbero gridato: “Argentina de m*rda”. Perché lei, pur essendo di origini italiane, aveva vissuto all’estero fino allo scorso anno. E, dallo scorso settembre, si era iscritta a quella scuola media di Anzio. La stessa dove è stata prima vessata e poi picchiata a sangue.

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