FAQ
Perché si legge (e si scrive) Kyiv e perché è così importante per il popolo ucraino
neXtQuotidiano 27/02/2022
La scelta nasconde significati geopolitici fondamentali, che risalgono al periodo di dominazione sovietica nel Paese.
L’autodeterminazione di un popolo passa (anche) attraverso i nomi. È questo il caso del popolo ucraino che ha visto, negli anni, cambiare la pronuncia e la traslitterazione latina del nome della propria capitale, da Kyiv a Kiev. E se partiamo da un concetto piuttosto semplice – che vede il nome come custode dell’identità del soggetto – non si può non comprendere perché è molto importante, soprattutto in questo particolare momento storico, utilizzare la corretta dicitura.
Kyiv o Kiev? Le ragioni storiche
Sarà capitato spesso, nell’ultimo periodo, di sentire in radio o in tv il nome della capitale ucraina pronunciato in due modi diversi, Kiev e Kyiv. La doppia pronuncia dipende da ragioni storiche e nasconde significati geopolitici fondamentali, ad oggi ancora molto dolorosi. Per molti ucraini infatti, il suono “Kiev” è associato alla repressione della lingua ucraina durante il periodo di dominazione sovietica, quando toponimi russi sono stati imposti in tutta la nazione. In realtà, il modo corretto di pronunciare il nome della capitale ucraina – come richiesto dal popolo – è Kyiv e si scrive nell’alfabeto latino K-Y-I-V. Kiev invece è come lo si pronuncia in Russia, ed è – purtroppo – attualmente la più diffusa: K-I-E-V.
Stato indipendente dal 1991, l’Ucraina ha lottato a lungo affinché la trascrizione utilizzata, sia in inglese che nelle altre lingue, fosse quella scelta da popolo. La questione, poi, si è fatta ancora più delicata dal 2014, dopo l’annessione della Crimea, tanto che nel 2018 hanno preso piede delle vere e proprie campagne sui social per incoraggiare gli utenti ad usare la giusta dicitura.
Come riporta Euronews, nel 2019 lo Unites States Board on Geographic Names (USGS) ha accolto l’appello dell’ambasciatore ucraino negli USA e ha rimpiazzato la dicitura “Kiev” con “Kyiv”, ovvero lo spelling internazionale considerato corretto dal governo locale. Molte associazioni non governative, tra cui l’International Air Transport Association (IATA), hanno seguito l’esempio e sempre più aeroporti nel mondo hanno iniziato dopo questa data a scrivere “Kyiv” invece di “Kiev” sui tabelloni delle partenze e degli arrivi.
Il problema Kyiv/Kiev non riguarda solo la capitale ucraina. In epoca sovietica, i toponimi russi si sono affiancati a quelli ucraini, talvolta sostituendoli: si pensi al fatto che in televisione o sui giornali internazionali a prevalere è la versione russa dei nomi. Un esempio è offerto dalle ben note Chernobyl e Odessa, che in ucraino sono invece Chornobyl e Odesa. Nel 2019 il Paese ha chiesto esplicitamente ai media internazionali di usare Kyiv al posto di Kiev. E non serve sottolineare quanto utilizzare la dicitura corretta sia un primo passo per supportare il popolo ucraino in questo delicato frangente.