John Elkann e l’acquisto di Repubblica e Stampa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-30

La fase finale della trattativa l’altroieri è stata preceduta da una visita di John Elkann a La Stampa, e da un colloquio con il direttore Maurizio Molinari. Per lunedì è convocato il consiglio di amministrazione di CIR

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Cir tratta con Exor in vista di un possibile riassetto azionario della società editrice di La Repubblica e La Stampa. Ieri Cir, su richiesta della Consob, ha confermato che “sono in corso discussioni con Exor concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di Gedi che condurrebbe all’acquisizione del controllo su Gedi da parte di Exor”. Ora c’è attesa in vista del Cda di Cir che è stato convocato per lunedì con all’ordine del giorno l’esame di un’eventuale operazione di questo tipo.

Exor e Cir trattano la vendita di Repubblica e Stampa

Immediata la reazione del cdr di ‘La Repubblica’ che alla luce del comunicato sul possibile riassetto dell’azionariato di Gedi ha sottolineato che “si impegna a tutelare in tutte le sedi l’autonomia, l’indipendenza, la libertà dei giornalisti e a difendere la storia” del quotidiano e “ciò che rappresenta sin dal giorno della fondazione: un presidio democratico del Paese”. Il Cdr, si legge ancora, “si opporrà, inoltre, a qualsiasi tentativo di imporre ulteriori sacrifici a una redazione già fortemente provata da tagli e stati di crisi ai quali ha reagito in questi anni con straordinario senso di responsabilità, professionalità e abnegazione”. Il gruppo Gedi ha come primo azionista la famiglia De Benedetti con il 43,8% delle quote. La famiglia Agnelli detiene il 5,99%, Giacaranda Falck il 5,08% e Carlo Perrone il 5,02%.

carlo de benedetti caracciolo scalfari

A lanciare l’indiscrezione ieri è stato il sito Dagospia segnalando un incontro avvenuto giovedì fra John Elkann e i fratelli Marco De Benedetti, presidente di Gedi, e Rodolfo De Benedetti, presidente della controllante Cir. Un incontro, questo, in cui si sarebbe giunti al finale di una trattativa che avrebbe come punto di approdo il passaggio di tutta la quota Cir: vale a dire il 43,78% sul capitale ordinario. Il Sole 24 Ore racconta oggi che la fase finale della trattativa l’altroieri è stata preceduta da una visita di John Elkann a La Stampa, e da un colloquio con il direttore Maurizio Molinari. Circostanza che unitamente all’indiscrezione ha portato il comitato di redazione a chiedere spiegazioni. Allo stesso modo gli organismi sindacali delle varie testate del gruppo Gedi si sono mossi dopo le indiscrezioni del pomeriggio che hanno dato corpo a voci che sul mercato circolavano da tempo.

John Elkann compra Repubblica e La Stampa

L’operazione che vedrebbe Exor acquisire il controllo di Gedi con questo schema dovrà necessariamente passare attraverso un’Opa. Da qui poi occorrerà vedere il destino del gruppo e capire quanto reali siano le voci di uno spacchettamento. Ad analizzare Gedi al primo semestre ci si trova davanti a una realtà in cui è la parte radio a far sorridere, al contrario di Repubblica e periodici (L’Espresso, National Geographic, Limes, Micromega e le Guide de L’Espresso) riuniti nella divisione “Stampa Nazionale”. In mezzo la divisione “News Network”, con La Stampa, Il Secolo XIX e le testate locali che, come per la “Stampa nazionale”, mostra la corda sul fatturato, ma con risultato operativo positivo, seppur in forte calo.

rodolfo de benedetti

Un mese fa Carlo De Benedetti aveva dichiarato pubblicamente di voler riprendere il controllo del suo ex gruppo editoriale sfilandolo ai figli. L’Ingegnere però aveva fatto un’offerta troppo bassa, respinta dal consiglio di amministrazione di Gedi. Nell’occasione si vociferava della possibilità di vendita a un altro gruppo editoriale, non identificato.

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