L’eccezionale normalità di chiamarsi Jamil Sadegholvaad, il nuovo sindaco di Rimini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-06

Jamil Sadegholvaad non vuole essere simbolo di un bel niente: un passato alle spalle da dipendente poi 10 anni in politica, ecco perché è sindaco

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Jamil Sadegholvaad è il nuovo sindaco di Rimini. Sostenuto dal Pd e da alcune liste civiche, si è imposto al primo turno con il 51,32% dei voti, contro il 32,94% del candidato del centrodestra Enzo Ceccarelli. Un’elezione nella sua notiabilità trova anche il fallimento del sistema di integrazione che abbiamo costruito fino ad oggi: la notizia dovrebbe essere la normalità in questo caso.

Rimini ha scelto Jamil Sadegholvaad, 49 anni, di papà iraniano e madre romagnola, che ha portato il Pd alla vittoria. È il primo sindaco di un comune capoluogo di origine straniera.

L’eccezionale normalità di chiamarsi Jamil Sadegholvaad, il nuovo sindaco di Rimini

Qualcuno la immagina come una storia romantica, di quelle che potrebbero essere raccontate in un film. Il perchè non è dato saperlo. Sadegholvaad è italiano a tutti gli effetti. E già questa è una considerazione non troppo illustre da restituire a chi legge. Nato da padre iraniano e mamma riminese, ha vissuto in Italia e ora con ampie maggioranze ha anche raggiunto la poltrona di sindaco.

Laureato in Scienze politiche, ha iniziato lavorando nel negozio di tappeti persiani del padre. Tra i primi ad aderire al Partito democratico, è stato assessore provinciale e poi titolare alla Sicurezza dal 2011 al 2021 in Comune con il dem uscente Andrea Gnassi. Vedi le differenze con Voghera nella scelta dei profili per la sicurezza, figure che denunciano le diverse mentalità: inclusione ed esclusione.

“Ho un nome strano, però credo che i riminesi ormai mi conoscono”, ha dichiarato Sadegholvaad subito dopo la vittoria con il 51,32% dei voti. “E anche se credo che l’integrazione sia un pezzo fondamentale dell’Italia del futuro, non voglio diventare il simbolo di nulla. Voglio essere giudicato per quello che saprò fare per Rimini o meno, e non tanto per il nome o il cognome più o meno strano”. In alcuni sport si direbbe. gioco, partita e incontro.

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