Jacopo Tissi, l’italiano nominato “primo ballerino” al Teatro Bolshoi di Mosca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-06

Jacopo Tissi, originario di Landriano (Pavia), è stato nominato primo ballerino dal direttore del corpo di ballo del Teatro Bolshoi di Mosca Makhar Vaziev

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Già primo solista del Teatro Bolshoi, Jacopo Tissi è stato nominato primo ballerino del famosissimo teatro di Mosca. Dopo essersi diplomato al Teatro La Scala di Milano, è stato il primo danzatore italiano nella storia ad essere stato ammesso al Bolshoi, ed ora è stato promosso étoile dal direttore del corpo di ballo Makhar Vaziev dopo aver danzato il ruolo del  Principe nella versione di Schiaccianoci di Yuri Grigorovich il 31 dicembre.

Jacopo Tissi nominato “primo ballerino” al Bolshoi di Mosca

Originario di Landriano, un paese nella provincia di Pavia, Jacopo Tissi nella stagione 2014/15 ha danzato con il Balletto di Stato di Vienna sotto la direzione di Manuel Legris, mentre in quella successiva è entrato a far parte del Corpo di Ballo della Scala sotto la direzione di Makhar Vaziev, avendo come ripetitori Vladimir Derevianko e Olga Chenchikova. A tre anni dalla sua decisione di lasciare il palco di Milano è diventato, nel luglio del 2019, Solista Principale della prestigiosa compagnia russa, raggiungendo un’enorme maturità artistica e girando il mondo per interpretare i grandi ruoli del repertorio.

In un’intervista al Corriere della Sera, ha commentato la notizia: “La promozione era nell’aria ed ero sulle spine da giorni. Quando Vaziev me l’ha annunciata al termine dello Schiaccianoci, è stata un’emozione travolgente. I miei genitori erano con me in palcoscenico e mia madre, commossa, mi ha detto: ‘Non ti sei mai accontentato delle situazioni comode e hai scelto la strada più difficile, questa è la ricompensa che meriti’. I miei genitori sono stati la mia grande forza, sempre al mio fianco da quando, a cinque anni, scoprii il balletto guardando in tv il Lago dei Cigni. I miei fratelli mi hanno sempre sostenuto, senza far sembrare strana la scelta di voler fare il ballerino. Perciò dico ai genitori che dubitano: abbattiamo le barriere, un figlio che sceglie l’arte trova un mestiere speciale, dategli fiducia. I ragazzi che non hanno la fortuna di avere il sostegno dei genitori, devono credere ancora di più in sé stessi e cercare il supporto di parenti e amici. Il cammino è lungo”.

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