Cultura e scienze

La ricerca svedese sull’immunità a COVID-19 anche senza anticorpi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-03

Una ricerca del Karolinska Institutet e Karolinska University Hospital di Stoccolma mostra che molte persone malate di Covid-19 in modo lieve o asintomatico hanno sviluppato l’«immunità mediata da cellule T», pur non risultando positive agli anticorpi nei test sierologici

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Una ricerca del Karolinska Institutet e Karolinska University Hospital di Stoccolma mostra che molte persone malate di Covid-19 in modo lieve o asintomatico — e che in molti casi non si sono accorte di avere la malattia — hanno sviluppato l’«immunità mediata da cellule T», pur non risultando positive agli anticorpi nei test sierologici. Secondo i ricercatori significa che forse più soggetti nella popolazione hanno sviluppato immunità al Sars-CoV-2 rispetto a quanto suggerito dai test anticorpali. Lo scrive oggi il Corriere della Sera:

I linfociti T sono un tipo di globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infette da virus e sono parte essenziale del sistema immunitario. I risultati dello studio (non ancora pubblicato ma anticipato online) indicano che le persone che sviluppano l’immunità delle cellule T sono circa il doppio di chi sviluppa anticorpi. Gli scienziati hanno osservato l’immunità delle cellule T non solo nei malati di Covid-19 positivi al tampone, ma anche in molti dei familiari asintomatici esposti al contagio. «I risultati indicano che nella popolazione l’immunità è probabilmente significativamente più elevata di quanto suggerito dai test anticorpali», dicono gli autori della ricerca

alberto mantovani humanitas coronavirus

Il quotidiano ha chiesto un parere sulla vicenda ad Alberto Mantovani, 71 anni, direttore scientifico dell’Humanitas di Rozzano e docente all’Humanitas University:

«È uno studio molto importante. Ci ricorda che gli anticorpi sono solo una manifestazione della risposta immunitaria, ma il cuore della risposta adattativa, quella che viene dopo la “prima linea” di difesa, sono le cellule T. Lo studio suggerisce che, se simisura la risposta mediata dalle cellule T, si trova che oggetti che sulla base degli anticorpi non hanno avuto una risposta, in realtà la risposta l’hanno avuta. Gli anticorpi sono solo una spia di una risposta immunitaria e lo studio suggerisce che possano non essere la migliore».

Si potrebbero mettere a punto test per la comunità basati sulle cellule T come si è fatto per i sierologici?
«Sono test più complicati e sofisticati che richiedono una tecnologia complessa, ma se si dimostrasse che questa tecnologia dà uno sguardo più accurato sulla memoria immunitaria e sulla protezione del sistema immunitario, si potrebbero mettere a punto sistemi industriali ad hoc».

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