“Il treno viaggia in orario”, la foto ironica di Sabrina Ferilli dopo la vittoria di Giorgia Meloni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-27

L’attrice ha pubblicato l’immagine a bordo di un treno, scrivendo: “Nuova Era”

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È stato uno dei meme più utilizzati sui social prima, durante e dopo lo scrutinio che ha sancito la vittoria elettorale del centrodestra e il risultato ottenuto da Fratelli d’Italia. E anche Sabrina Ferilli ha voluto partecipare a questa “mobilitazione” tra l’ironico e il sarcastico, pubblicando tra le sue Instagram Stories un’immagine immortalata da lei stessa a bordo di un treno. Ovviamente, come da tradizione, qualcuno non l’ha presa bene, ma l’attrice romana ha risposto in modo impeccabile agli insulti ricevuti.

Sabrina Ferilli e i treni che viaggiano in orario dopo la vittoria di Meloni

L’immagine, come si può vedere, rappresenta quel classico “dico-non dico”. Il treno che viaggia in orario, come nelle narrazioni al grido di “ha fatto anche cose buone” con cui parte degli italiani (legati al mondo della destra) descriveva e continua a descrivere Benito Mussolini e il suo ventennio fascista. E Sabrina Ferilli, con ironia, ha deciso di pubblicare quell’immagine per fare della mera satira politica. Potevano mancare gli odiatori? Ovviamente no.

Un utente tra i tanti, infatti, ha deciso di insultare l’attrice dandole della “Comunista di mer*a”. Non contento, ha anche aggiunto due emoticon (uguale) di una faccina che si scioglie. Ma a questa violenza dialettica, Sabrina Ferilli ha deciso di rispondere con pacatezza: “De mer*a no, quella è sostanza tua”. Una replica impeccabile dell’attrice dopo la netta presa di posizione dei giorni scorsi contro Orban che ha fatto entrare in vigore in Ungheria l’obbligo di ascoltare il battito cardiaco del feto prima di abortire.

“La donna continua comunque a essere l’individuo al quale sono rivolte più forzature e umiliazioni. La nostra utilità è solo nel procreare. Come un mammifero qualsiasi. Ma se decidi di prendere in mano la tua vita, di fare scelte autonome che escono fuori dalle direttive della società, che sono ancora ‘ridotte’ a moglie e madre, sono caz*i”.

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