Il rimpasto di Matteo Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-01-28

Due sottosegretari e un ministro all’NCD, promosso anche l’ex SEL Migliore; Scalfarotto va allo Sviluppo. Scelta Civica vede la promozione di Zanetti e l’approdo di Cesaro. Nannicini sarà sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Novità agli Esteri e allo Sviluppo

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Alla fine il premier Matteo Renzi ha varato il rimpasto di governo. Confermato Enrico Costa agli Affari Regionali, ma serve la nomina da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Promossi viceministri Enrico Zanetti all’Economia e Giro agli Esteri. Alla Giustizia arrivano la Ncd Chiavaroli e il Dem Gennaro Migliore, che era arrivato in parlamento con SEL. Scalfarotto lascia i rapporti col Parlamento e prende il posto di Calenda allo Sviluppo, al suo posto l’Ncd Dorina Bianchi. Antimo Cesaro prende il posto di Barracciu alla Cultura. In totale un ministro e due nuovi sottosegretari vanno all’NCD, Scelta Civica si rafforza con la promozione di Zanetti e l’approdo di Cesaro. Il PD vede l’entrata di Gennaro Migliore, che è stato eletto in parlamento con SEL e oggi arriva al governo con Renzi e la promozione di Scalfarotto. Simona Vicari diventa sottosegretario alle Infrastrutture. La senatrice di Ncd attualmente è sottosegretario allo Sviluppo economico. Nel corso del Consiglio dei ministri di oggi, secondo quanto si apprende da fonti di Ncd, sarebbe stato deciso il passaggio al ministero guidato da Delrio. Teresa Bellanova, finora sottosegretario al Lavoro, sarà la nuova viceministro per lo Sviluppo Economico. Enzo Amendola del Pd è stato nominato sottosegretario agli Esteri

Enrico Costa: chi è il nuovo ministro per gli Affari Regionali

Avvocato, cuneese, classe 1969. Enrico Costa, in predicato per la nomina a ministro degli Affari regionali, è attualmente viceministro della Giustizia. Inizia l’attività politica nel 2004 nelle fila di Forza Italia come consigliere comunale a Isasca (Cn). L’anno successivo viene eletto consigliere regionale del Piemonte e nel 2006 alla Camera dei Deputati, dove e’ membro della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Alle elezioni del 2008 viene rieletto deputato e nominato capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia, dove e’ relatore del cosiddetto ‘Lodo Alfano’, il provvedimento – bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2009 – che bloccava i processi per le quattro piu’ alte cariche dello Stato. Nella stessa legislatura, la XVI, fa anche parte nella Giunta per le Autorizzazioni a procedere e della Commissione Affari Costituzionali. Alle politiche del 2013 conferma il suo seggio a Montecitorio, assume la vicepresidenza della Giunta per le autorizzazioni della Camera ed e’ membro della Commissione Giustizia. Con la fine del Popolo della Libertà, siamo al novembre del 2013, aderisce al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano divenendo Capogruppo alla Camera e Coordinatore Regionale in Piemonte. Il 28 febbraio 2014, con il governo Renzi, arriva la nomina a viceministro alla Giustizia. Costa avrà anche la delega alla famiglia ed entrerà a far parte della cabina di regia per il Sud.

Zanetti nuovo viceministro all’Economia

Veneziano, 44 anni, commercialista e tributarista, il neo vice ministro dell’Economia, Enrico Zanetti sbarca in politica nel 2012, quando Luca Cordero di Montezemolo lo chiama a ricoprire il ruolo di responsabile fisco dell’associazione ‘Italia Futura’. L’anno dopo, alle elezioni del febbraio 2013, viene eletto alla Camera nelle fila di Scelta Civica: a Montecitorio ricopre la carica di vicepresidente della Commissione Finanze. Dal 28 febbraio 2014 e’ sottosegretario all’Economia, con delega al contenzioso valutario, al contrasto del riciclaggio, alla fiscalita’ dei mercati finanziari, al federalismo fiscale, al bilancio comunitario, ai piani di rientro dai deficit sanitari e alla revisione legale. Zanetti resta in Scelta Civica anche quando la formazione dell’ex premier Mario Monti perde pezzi e diventa segretario del suo partito un anno fa, nel febbraio del 2015, dopo le dimissioni dell’attuale ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. A ottobre dell’anno scorso si è reso protagonista di una polemica con la numero uno dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, chiedendone di fatto le dimissioni in una intervista: la numero uno dell’Agenzia incasso’ la fiducia del Tesoro e di palazzo Chigi e lo scontro rientro’ qualche giorno dopo.

Le altre nomine

Ecco l’elenco completo, secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi: Tommaso Nannicini sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Enzo Amendola (Pd) sottosegretario agli Esteri. Federica Chiavaroli (Ncd) e Gennaro Migliore (Pd) sottosegretari alla Giustizia. Antonio Gentile (Ncd) sottosegretario allo Sviluppo Economico. Il centrista Antimo Cesaro e l’Ncd Dorina Bianchi alla Cultura. Simona Vicari (Ncd) passa dallo Sviluppo alle Infrastrutture. Promossi viceministri Mario Giro agli Esteri e Enrico zanetti all’Economia (entrambi erano sottosegretari negli stessi ministeri) e Teresa Bellanova che però si sposta dal Lavoro allo Sviluppo.

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