Il rave non autorizzato con centinaia di no mask vicino a Codogno: “In paese due focolai di variante Delta”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-27

I giovani si sono dati appuntamento attraverso canali social riservati, ma il via vai di persone che camminavano lungo le strade statali e le tante auto hanno destato l’attenzione delle forze dell’ordine

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“Un migliaio” di giovani si sono dati appuntamento a Maleo, comune tra il Lodigiano e il Cremonese, dove nel corso della settimana si era verificato il sospetto di un focolaio Covid di variante Delta. Il rave party, non autorizzato, è iniziato sabato sera ed è ancora in corso: “I ragazzi si stanno allontanando alla spicciolata”, fanno sapere i carabinieri che insieme alla polizia presidiano l’area per evitare possibili incidenti. “Quando si potrà intervenire in sicurezza cercheremo di identificare gli organizzatori di questo evento” che non ha rispettato le norme anti Covid.

I giovani si sono dati appuntamento attraverso canali social riservati, ma il via vai di persone che camminavano lungo le strade statali e le tante auto hanno destato l’attenzione delle macchine di servizio sul territorio e hanno svelato il rave clandestino a pochi chilometri da Codogno, la città simbolo della prima ondata del coronavirus e la prima vera ‘zona rossa’ in Italia.

“Abbiamo identificato qualche persona, ma abbiamo dato priorità alla sicurezza: in questi casi la tutela dell’ordine pubblico ha la priorità”, spiega chi è ancora sul posto a presidiare l’area in cui musica e alcol sono protagonisti. “I partecipanti stanno lasciando la zona immersa nel verde, nelle prossime ore ci concentreremo sul rintracciare e identificare gli organizzatori” che rischiano pesanti denunce, in primis dovranno rispondere del mancato rispetto delle norme anti Covid – assenza di mascherine e mancanza di distanziamento – e si spera non ci sia un nuovo boom di contagi in una zona tra le più colpite del Paese per numero di vittime.

Il commento del sindaco

“Fa molto male vedere tantissime persone, almeno 700, tutti giovanissimi fregarsene delle normative covid e stare senza mascherina con un rischio contagi molto forte. Fa male perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ho pensato ai tanti morti per coronavirus”. Così il sindaco di Maleo (Lodi) Dante Sguazzi commenta all’Adnkronos il rave clandestino che da ieri sta ‘occupando’ un’ex cava dismessa della zona vicina a Codogno, città simbolo della prima ondata della pandemia.

Una festa quando l’emergenza è ben lontana da finire. “A contagi siamo messi male: siamo in controtendenza rispetto al trend provinciale e nazionale. Abbiamo un focolaio di 11 positivi tre dei quali del ceppo Delta, si tratta di due nuclei familiari allargati e l’ipotesi dei sanitari è che lo siano anche gli altri contagiati”. L’auspicio è “che non si ripeta più” e che dal rave non si crei un nuovo focolaio.

“Sono stato sul posto fino alle 5.30: stanotte la situazione era bella movimentata con almeno 700 persone che sono arrivate in macchina o camminavano lungo le strade dopo essere scese dal treno a Codogno. Poco prima delle 14 ho sentito i carabinieri e ora è tutto abbastanza tranquillo con i ragazzi che stanno defluendo”, racconta il primo cittadino che ha incrociato “tanti giovanissimi, gente mai vista, con accenti lombardi diversi che non sapevano neanche in che comune fossero”.

L’area in cui è stato organizzato clandestinamente il rave è “privata, è un’ex cava dismessa, una zona recitata ma hanno divelto il cancello. Ho visto ragazzi alterati da alcol e stupefacenti che voleva evadere e sballarsi, alle 5 continuava ad arrivare gente. Ora a noi resta l’immondizia da raccogliere in zona e la preoccupazione di nuovi contagi”.

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