Il pescatore che ha salvato 24 migranti in mare: “Lo farei altre mille volte, non sono un eroe”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-16

“Avevano i vestiti zuppi d’acqua e negli occhi spalancati il terrore di quello che avevano vissuto. Avranno pensato di morire”. Ma ora è stato denunciato perché lì nn avrebbe potuto navigare

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La sua storia l’abbiamo raccontata. Ma ora possiamo dare un nome e voce al 57enne che ha salvato 24 migranti al largo di Lampedusa: si chiama Vincenzo Partinica e sabato scorso ha prestato loro soccorso a una quarantina di miglia dall’isola. Era uscito per una battuta di pesca con il suo peschereccio di 8 metri, quando ha visto l’inferno. Tutto questo lo ha raccontato all’adnkronos: “Erano le 4.45 del mattino, aspettavo l’alba con le luci accese per iniziare a pescare, quando ho sentito un urto e poi sulla prua mi sono trovato otto persone.” Non ci ha pensato due volte, e insieme al suo equipaggio hanno iniziato a lanciare i salvagenti in mare: “Lo rifarei altre mille volte. Non potevo mica invertire la rotta e andare via lasciandoli in mare. Una persona che ha un cuore non può farlo. Non sarei riuscito a dormire la notte”. C’è chi gli fa notare di essere un eroe, ma lui risponde: “Ma quale eroe, non ho fatto niente di eccezionale”.

Inizialmente hanno recuperato i primi due uomini, poi gli altri: “Già in passato mi è capitato di aiutare pescatori, diportisti. I migranti? Sono esseri umani. Non c’è differenza e chi dice il contrario è solo un cretino”. Una frase che tutti dovremmo tenere bene a mente. “Se ho avuto paura? Sì. Avevano i vestiti zuppi d’acqua e negli occhi spalancati il terrore di quello che avevano vissuto. Avranno pensato di morire”. Però Vincenzo non solo li ha messi in salvo, poi ha dato loro anche il acqua e gli indumenti che aveva a bordo. Ora, però, Vincenzo è stato denunciato perché non aveva l’autorizzazione per navigare a 39 miglia dalla costa. Ma, dice:”Possono farmi tutte le multe che vogliono, tanto io lo rifarei… altre mille volte”.

E poi, alla fine dell’intervista con la giornalista dell’Adnkronos Rossana Lo Castro, ha risposto a chi -come Salvini, Meloni e company- parla spesso di emergenza sbarchi a Lampedusa: “L’emergenza è nelle immagini delle tv. Il fenomeno si ripete identico da anni. Una volta sbarcati vengono condotti nell’hotspot e davanti le nostre coste ci sono le navi quarantena. Non abbiamo paura, ma certo non si può dire accoglienza lasciarli ammassati come animali dentro un centro che ne può contenere 250 e invece arriva ad ospitarne ahimè anche 1.300…”

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