Il blitz di Morra al centro vaccinale di Cosenza. Il direttore lo denuncia per abuso di potere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-22

Riferisce il dott. Mario Marino: “Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro”

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La scena è questa: Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Antimafia, arriva con la sua scorta al centro vaccinale di Cosenza. Irrompe, e chiede di parlare con il responsabile, il dott. Mario Marino (direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza). Urla. Perché? Perché – dice – son due giorni che i parenti anziani cercano di prenotare la loro dose di vaccino: provano a chiamare il numero verde ma non risponde nessuno. “È normale”, gli riferisce il medico: “Il sistema di prenotazioni è cambiato, ora c’è la piattaforma gestita dalla Regione”. Ma Morra – a detta del medico – non lo vuol capire. E addirittura chiede alla sua scorta di identificare i medici lì presenti, e chiama il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e Guido Longo, commissario ad acta della Regione Calabria, lamentandosi: “A Cosenza la campagna di vaccinazione va rilento e che non ci sono persone all’altezza per gestire questa emergenza”. Racconta tutto il dott. Mario Marino ad Adnkronos:

Morra si è presentato sabato mattina mentre eravamo in piena attività, stavamo organizzando e pianificando l’attività di vaccinazione per questa settimana. E entrando e si è messo a urlare. Diceva ‘questo numero non funziona’, noi gli spiegavamo che non era più attivo per le prenotazioni, ma era tutto inutile. Poi ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura. Loro, i grillini, dovevano affossare il sistema, ma non ho mai visto uno della Prima Repubblica venire da noi comportandosi in quella maniera. Ma urlava non per un fatto di servizio pubblico, che riguardava i cittadini, ma perché i suoi parenti non erano stati chiamati. Dunque, per un fatto suo personale. Sta di fatto che alla fine ho avuto un malore. Lo querelerò per abuso di potere e forse anche interruzione di pubblico servizio.

Il blitz di Nicola Morra. Il direttore Marino: “Credo che querelerà anche per interruzione di pubblico servizio”

Non solo abuso di potere, ma anche interruzione di pubblico servizio. Continua a dire ad Adnkronos:

È stato del tutto inutile spiegargli che ormai da quattro giorni per le vaccinazioni è partita la piattaforma informatica regionale ha continuato a urlare. Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro. In quel momento, quando lui è arrivato nella centrale operativa, c’erano sei medici che lavoravano sui tamponi, le visite domiciliari relative al Covid, quelle nelle Rsa e molto altro, poi c’erano altri due operatori che stavano stilando gli elenchi per le vaccinazioni da fare in questa settimana e altri due che si occupavano del contact tracing, e infine c’ero io con altri due medici, impegnati nella pianificazione della settimana. Morra è entrando, si è messo a strillare, bloccando l’attività.

Davvero non so perché l’ha fatto, cui prodest? Forse per via dei suoi due parenti, sicuramente indiretti perché parenti della moglie, che non erano stati vaccinati? L’ha probabilmente interpretata come lesa maestà, ma quei due parenti non erano neanche prenotati, perché chiamavano al numero sbagliato. Fra l’altro, i suoi due uomini della scorta mi hanno chiesto anche i documenti. Ma stavo forse commettendo un reato? Ripeto, non so perché l’ha fatto, ma so che anche a dicembre fece una piazzata contro l’Asp e contro l’Usca. Anche allora fece un casino, proprio come sabato da noi.

Nella provincia di Cosenza abbiamo una rete vaccinale realizzata in meno di un mese e formata da 68 centri vaccinali anti Covid, alcuni meravigliosi. Nella città di Cosenza, per i vaccini abbiamo una palestra con sei box, un’altra in periferia, poi l’ospedale militare. Abbiamo fatto un buon lavoro. Purtroppo, com’è noto, il problema è la carenza dei vaccini, e Morra dovrebbe saperlo, essendo una persona di spicco di questa maggioranza e presidente della Commissione Antimafia. E’ da un anno che lavoriamo sotto pressione, dalle sei di mattina fino alle 11 di sera, alla fine il fisico ne risente. Io mi sono beccato crisi ipertensive ravvicinate, sono sotto terapia, ho uno stato ansioso e domani devo andare dallo psichiatra. Ho bisogno di curarmi. E poi mi devo sentire criticare da Morra? Per quale motivo? Non è così che fa un uomo di Stato. A causa di quello che è accaduto sabato ho avuto un malore, mi hanno riscontrato la pressione alta, 170 su 100. Sono stato malissimo, il dottore mi ha visitato e voleva ricoverami. Perché subire tutto questo?

La risposta di Morra, a cui molti hanno chiesto spiegazioni

Nel primo pomeriggio è arrivata la risposta del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, che ha spiegato che il suo blitz è legato alla sua attività di ispezione in quanto parlamentare eletto in Calabria. Scrive:

Questa ispezione è avvenuta a seguito di segnalazioni di cittadini che mi chiedevano d’intervenire vista la scarsità di vaccini ricevuti dai calabresi e, quindi, anche in provincia di Cosenza. Non vedo nulla di strano se il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene per cercare di aiutare il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti – lo dicono i numeri.

L’ispezione eseguita sabato è una prerogativa di un parlamentare e penso sia dovere di qualunque rappresentante delle Istituzioni provvedere affinché il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza.

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