I seggiolini anti abbandono in commercio sono regolari o no?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-12

La denuncia è dell’associazione Altroconsumo che elenca tutte le caratteristiche dei dispositivi a norma evidenziando in particolare l’indisponibilità di modelli capaci di attivarsi automaticamente, senza ulteriori manovre da parte del conducente

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Il 7 novembre scorso è entrato in vigore l’obbligo di montare sulle auto che trasportano dei bambini fino a 4 anni di età un dispositivo anti abbandono che serve per evitare che i bambini possano essere dimenticati in auto. I dispositivi dei seggiolini anti abbandono possono essere integrati all’interno dei seggiolini per auto, nelle automobili stesse, oppure indipendenti e acquistabili a parte. Per chi non installerà uno di questi dispositivi sono previste multe dagli 81 ai 333 euro (che si riducono a 58 euro e 10 se si paga entro cinque giorni. Il ministero ha annunciato che per ridurre la spesa per l’acquisto è stato istituito un contributo economico di 30 euro, mentre sono state annunciate iniziative legislative per avviare le sanzioni soltanto a marzo.

seggiolini anti abbandono
I seggiolini anti abbandono (Corriere della Sera, 12 novembre 2019)

Ora però, racconta il Corriere, viene adombrato il sospetto che quelli in commercio non siano in linea con i requisiti tracciati nel decreto attuativo e tanto basta per mettere in allarme migliaia di famiglie. La denuncia è dell’associazione Altroconsumo che elenca tutte le caratteristiche dei dispositivi a norma evidenziando in particolare l’indisponibilità di modelli capaci di attivarsi automaticamente, senza ulteriori manovre da parte del conducente.

Altroconsumo si è focalizzata sulla mancanza di dispositivi che consentano al conducente di attivare automaticamente il bluetooth al cellulare«ad ogni utilizzo»,senza ulteriori azioni: «Non è chiaro se la necessità di attivare questa modalità sia da considerarsi un’azione volontaria attiva». Per il ministero però questa eventualità non esiste: il meccanismo va attivato una sola volta seguendo il libretto di istruzioni, poi è chiaro che se viene volontariamente staccato ha bisogno di una nuova riattivazione.

Altro dubbio da parte dell’associazione riguarda la possibilità che il dispositivo alteri le caratteristiche di omologazione del seggiolini. Inoltre,si paventa l’irregolarità di alcuni dispositivi, sia integrati, sia indipendenti, che necessitano della chiusura di una clip «ma su questo vale la certificazione di idoneità», ribadisce la Stradale.

Il ministero per ora nega che esistano in commercio seggiolini non omologati e dice che la Motorizzazione Civile deve vigilare.

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