I casi positivi al Coronavirus? Possono essere stati sovrastimati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-27

Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’OMS, sostiene che chi ha dato l’ indicazione di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomatici, ha sbagliato

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Salgono a 98 le persone positive al Coronavirus in Veneto. Lo rende noto la Regione: si tratta di 11 pazienti in più rispetto all’ultimo report di ieri sera. Gli incrementi sono stati registrati nel cluster di Vo’, con 5 casi (sono 47 i positivi totali), mentre è stato inserito come nuovo cluster Vicenza, 3 casi, con indagine epidemiologica in corso. Altri 3 nuovi casi sono di persone non ancora associate ad un cluster preciso.

I casi positivi al Coronavirus? Possono essere stati sovrastimati

Ma intanto Walter Ricciardi in un’intervista al Corriere della Sera spiega che i casi positivi possono essere stati sovrastimati. Ricciardi è membro del comitato esecutivo dell’Oms ed è stato nominato lunedì dal Ministro Roberto Speranza consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali e sostiene che chi ha dato l’ indicazione di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomatici, ha sbagliato: “La strategia del Veneto non è stata corretta perché ha derogato all’evidenza scientifica. Le linee guida dell’ Organizzazione mondiale della sanità, riprese dall’ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio, non sono state applicate” aggiunge. Il risultato è stato “generare confusione e allarme sociale”. I test disponibili nel mondo non sono perfetti dal punto di vista della sensibilità quindi “c’è un’ampia possibilità di sovrastimare le positività”. I casi verificati “sono circa 190, confermati dall’Istituto superiore di sanità” quindi “meno dei 424 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Il risultato delle positività è stato anticipato dalle Regioni, il Veneto ma anche la Liguria, prima della risposta definitiva, e il ministero della Salute per obbligo di trasparenza si è trovato nelle condizioni di comunicare all’Oms queste informazioni”.

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Coronavirus: i sintomi e il test del tampone (La Repubblica, 22 febbraio 2020)

Ora però “finalmente” si è deciso che i test “vengano fatti solo a chi ha i sintomi di un’infezione respiratoria e proviene da una zona a rischio, anche italiana, o ha avuto contatti con i malati. Bisognava fare così da subito”. L’Italia per Ricciardi “ha una debolezza: il sistema è frammentato, è in mano alle Regioni e lo Stato ha solo ruoli limitati. In tempi normali questo è anche accettabile ma in tempi di epidemia come questo può avere effetti letali, perché in certi frangenti va adottata una linea unitaria, che faccia prendere misure proporzionate. E invece spiccano casi di inadeguatezza decisionale”. Le misure efficaci sono “chiusura delle zone rosse, identificazione dei soggetti a rischio e isolamento. Devono però essere decisioni proporzionate alla situazione e non eccessive rispetto alla realtà”. Se le misure applicate nelle ordinanze ministeriali verranno applicate “dovremmo andare verso una fase di contenimento”.Per vedere, si si è riusciti, nell’Italia e nel mondo ad ottenere questo risultato “le prossime due settimane sono decisive”.

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